Siamo da poco tornati da un tour del Marocco e siamo ancora carichi di ricordi di colori, sapori, profumi e rumori. Il Marocco ti sa davvero travolgere!
Noi in passato siamo stati a Marrakech e già ce ne eravamo innamorati, dobbiamo ammettere però che attraversare questa terra meravigliosa è stato sorprendente. I paesaggi sono davvero unici!
Per il nostro viaggio ci siamo affidati a In Marocco con Lisa che ci ha portati, insieme ad uno dei suoi gruppi, in questo tour da Fes a Marrakech, passando per il deserto e la città blu.
Ma ora iniziamo con il nostro on the road in Marocco.
Indice dell'Articolo
Giorno 1: Fes (o Fez)
Il nostro tour del Marocco parte da Fes, dove è atterrato il nostro volo la sera prima.
Fes è famosa per la sua medina, la più grande e la più antica del mondo, all’interno ci abitano circa 70 mila persone e ci sono circa 93 mila vie. Le strade principali che attraversano la medina sono due: Talaa Kebira e Talaa Sghira. Si trovano una a destra e una a sinistra entrando da Bâb Boujeloud, la porta ovest detta “la porta blu”.
Per non perdervi nel dedalo di viuzze della medina vi consigliamo una visita guidata in italiano.
Le principali cose da vedere sono:
- Madrasa Bou Inania, costruita nel XIV secolo dal sultano Bou Inan. Ha un cortile davvero bellissimo con accanto la moschea ed il minareto.
- Medina di Fes el Bali, bellissima e piena di negozi e di ristoranti, potrai godere di uno spaccato di vera vita marocchina.
- Università di Al Qarawiyyin una struttura stupenda che abbiamo avuto modo di ammirare dalla terrazza di un negozio di tappeti.
- Concerie di Chouara sicuramente tra le cose più famose da vedere a Fes, vi basterà entrare in uno dei negozi di pellami per poter vedere le particolari concerie. L’odore è forte, ma all’ingresso vi daranno le foglie menta.
Giorno 2: Chefchaouen
Il secondo giorno siamo partiti direzione Chefchaouen, dobbiamo ammettere che eravamo davvero emozionati! Una città che sognavamo di vedere da tempo. Lungo la strada ci siamo fermati a vedere dall’alto il Barrage Sidi Chahed.
Arrivati a Chefchaouen ad attenderci un’esplosione di blu, la tappa che più aspettavamo di questo tour del Marocco, questa città è infatti chiamata la perla blu del Marocco. Qui vi consigliamo di girovagare per le strade cercando gli angoli più belli e suggestivi, arrivate fino al fiume dove troverete tante persone con i piedi nell’acqua a fare un picnic.
Se vi state chiedendo perché questa città è tutta blu ci sono diverse correnti di pensiero: alcuni dicono che è fatto per tenere lontane zanzare e insetti. Un’altra ipotesi è quella che le case siano state dipinte così dagli ebrei che si rifugiarono qui fuggendo dalla Spagna durante l’inquisizione spagnola. Il blu infatti nel simbolismo ebraico è un colore sacro e molto importante.
Giorno 3: Meknes
Il nostro tour continua a procedere verso il deserto, il viaggio è lungo e per spezzarlo un po’ la terza notte si dorme a Meknes.
Lungo la strada però ci aspetta una tappa incredibile: il sito archeologico di Volubilis.
Un’antica città romana nel cuore del Marocco, è possibile vedere archi, colonne e meravigliosi mosaici tra le rovine di questo antico insediamento. La visita richiede almeno un’ora e trenta minuti, vi consigliamo di prendere una guida che vi farà scoprire al meglio il sito. Portatevi acqua ed un cappello, il sole è forte e fa molto caldo.
Giorno 4: Merzouga
Finalmente il grande giorno, carichi di emozione ci dirigiamo verso il Deserto del Sahara, non sappiamo se siete mai stati nel deserto, ma per noi è sempre un’emozione incredibile.
Lungo la strada vi consigliamo di fare due tappe: Ifrane, chiamata la Svizzera del Marocco, non ha particolari bellezze, ma è curioso vedere come qui l’architettura è occidentale e completamente diversa dal resto del Marocco.
Seconda tappa Azrou dove incontreremo una colonia di scimmie in libertà, sono davvero buffe e molto socievoli. La strada verso il deserto continua e i paesaggi che si susseguono sono incredibili.
Per la prima notte del deserto abbiamo scelto di dormire in un campo tendato, un’esperienza assolutamente consigliata! Tende lussuose con bagno privato, un’ottima cena e musica davanti al falò. Per raggiungerlo abbiamo percorso 1 ora nel deserto sul dorso di un dromedario mentre il sole tramontava tra le dune.
Giorno 5: Deserto e Rissani
Avendo tempo abbiamo deciso di trascorrere un’altra notte nel deserto. Ci siamo spostati però il un riad con piscina per poterci prendere anche qualche ora di relax. Per pranzo una buonissima pizza berbera e poi ci siamo diretti a Rissani per vedere il suo famoso souk.
Il mercato di Rissani è aperto il martedì, il giovedì ed il sabato quindi cercate di essere in zona in queste giornate. Qui si trova anche una delle porte del Sahara, sicuramente una tappa da inserire in un tour del Marocco.
Giorno 6: Ouarzazate
A malincuore è giunto il momento di salutare il deserto e dirigerci verso Ouarzazate, la Hollywood del Marocco.
Lungo la strada ci siamo fermati ad ammirare le incredibili Gole del Todra, un canyon situato nella zona orientale della catena montuosa dell’Alto Atlante vicino alla città di Tinerhir.
Il fiume Todra ha scavato, nel corso dei millenni, un canyon fra le rocce. Gli ultimi 600 metri delle gole sono i più spettacolari. Qui le due pareti rocciose raggiungono la loro minor distanza circa 10 metri, l’altezza di queste gole è di 160 metri.
Nel tardo pomeriggio si arriva ad Ouarzazate.
Giorno 7: Ouarzazate e Marrakech
Prima di partire per Marrakech, l’ultima tappa del nostro viaggio è stata proprio Ouarzazate, chiamata la Hollywood del Marocco per via degli Atlas Corporation Studios.
Tra le cose da vedere a Ouarzazate va menzionato sicuramente il piccolo museo del cinema dove vengono custodite diverse ambientazioni e oggetti di scena dei film. Una volta visitata Ouarzazate dovete assolutamente fare una tappa alla kasbah di Ait-Ben-Haddou.
Una bellissima città fortificata, e uno dei 9 siti del Marocco che l’Unesco ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità. Utilizzata per diversi film e telefilm, passeggiando per le sue strade siamo certi vi sentirete trasportati in un’epoca lontana.
Nel pomeriggio, dopo diverse ore di auto, siamo arrivati a Marrakech, dove abbiamo fatto una doccia veloce per poi immergerci nella frenetica, rumorosa e colorata medina della città.
Giorno 8: Marrakech
Tra le cose da vedere a Marrakech c’è sicuramente il souk della medina, un dedalo di viuzze dove è impossibile non perdersi. Se avete voglia di fare shopping ricordate di trattare sempre sul prezzo, qui è fondamentale. Impossibile poi girare per Marrakech senza visitare la famosa Piazza Jamaa el Fna, il suo cuore pulsante a pochi passi dalla medina.
Altre tre cose per noi imperdibili sono: Palazzo El Bahia, Madrasa di Ben Youssef ed i famosi Jardin Majorelle.