Alla scoperta di una Torino insolita
Torino, elegante città sabauda, non è solo storia, regge e gianduiotti, ma nasconde un lato moderno, magico e insolito.
Siamo stati a Torino spesso, ma l’ultima volta abbiamo deciso di andare alla scoperta dei luoghi insoliti che la città ha da offrire. Questa città ci ha stupito come ogni volta. Ora vi svegliamo i luoghi insoliti di Torino che non vi potete perdere.
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Toccare il dito di Cristoforo Colombo
Se state cercando un po’ di fortuna, mentre cercate luoghi insoliti a Torino potete passare da Piazza Castello per sfregare la mano sul dito di Cristoforo Colombo. Gli studenti torinesi lo fanno prima degli esami. L’altorilievo del 1923, che raffigura il celebre navigatore, è opera dell’artista Dino Somà.
Si trova in Piazza Castello a pochi passi dalla Biblioteca Reale e dal complesso del Palazzo Reale di Torino.
La Fetta di Polenta
Un edificio molto particolare della città sabauda e tra le cose insolite da vedere a Torino è Casa Scaccabarozzi, meglio conosciuta come di Fetta di Polenta.
Il palazzo è stato progettato da Antonelli e si trova nel quartiere di Vanchiglia, strettissimo e giallo come la polenta.
T’oro di Richi Ferrero
Tra le cose insolite da vedere a Torino, in Via delle Orfane 20, possiamo ammirare un toro che esplode da un muro.
T’oro simboleggia Torino e l’idea di rinnovamento della città, si trova in una delle strade del Quadrilatero Romano ed è un’opera d’arte contemporanea dell’artista Richi Ferrero.
Il palazzo delle ombre
Continuiamo il nostro tour insolito di Torino dirigendoci a Piazzetta Andrea Viglongo, dove si trova il Palazzo delle Ombre.
L’Opera è intitolata “Waves of wanting” e rappresenta la scritta “PIÙ” in cinque lingue diverse.
Un’opera dell’artista Newyorkese Nancy Dwye che si trova tra i vicoli del centro città, crea un bellissimo effetto con un gioco di luci e ombre.
Palazzo con il piercing
Un’altra tappa per un tour di una Torino insolita è sicuramente l’opera “Baci Rubati” di Corrado Levi. Si trova nella Piazzetta Corpus Domini nell’angolo con via Palazzo di Città al numero 19.
L’opera ritrae le anime contrastanti e armoniosamente coesistenti della città sabauda, rappresentate appunto da un grande piericing, utilizzato come simbolo di modernità e ribellione, che trova spazio sulla facciata di un palazzo del settecento.
Lampioni innamorati
Camminando per il Parco del Valentino è possibile ammirare le opere di Rodolfo Marasciuolo, un addetto comunale che oltre a prendersi cura delle aree verdi della città le ha donato alcune delle sue opere.
Sculture fiabesche che si incontrano passeggiando per il parco, la nostra preferita è senza alcun dubbio la panchina dei Lampioni Innamorati, tappa imperdibile per scattare qualche foto.
Portone dei melograni
Il Portone dei Melograni si trova in Via Giovanni Argentero numero 4, in zona San Salvario.
Imperdibile se si è appassionati di stile Liberty, questo portone è stato progettato da Fenoglio nel 1907. E’ composto da due alberi di Melograno in ferro battuto, arricchito da dettagli colorati con foglie verdi e frutti rossi inserito in una cornice in legno dalle forme morbide.
Per ammirarne la bellezza, dirigiti nel quartiere di San Salvario, più precisamente in via Argentero 4 e questo colorato portone attirerà subito la tua attenzione.
Toro di Piazza San Carlo
Sicuramente saprete qual è il simbolo della città sabauda: il Toro.
Troverete l’effige dell’animale ovunque in città, ma dovete prestare particolare attenzione proprio a quello sotto i portici di Piazza San Carlo davanti all’omonimo bar.
Un toro in rilievo posizionato sul pavimento nel 1930, la leggenda vuole che se ci si passa sopra, calpestando gli attributi, porti fortuna. Tra le cose da aggiungere al vostro tour di Torino insolita.
Il Portone del Diavolo
Se avete letto il nostro articolo su Torino Magica saprete perché Torino è così legata all’esoterismo.
In via XX Settembre al numero 15, si trova Palazzo Trucchi di Levaldigi, meglio conosciuto come il Palazzo del Diavolo. Questo palazzo ospita oggi la sede della Banca Nazionale del Lavoro e il suo portone è conosciuto come Portone del Diavolo.
Il portone fu scolpito nel 1675 da una manifattura di Parigi e ha un batacchio centrale che raffigura il diavolo.
Se stai cercando un itinerario classico a Torino trovi i nostri consigli QUI.
Borgo medievale
Nel parco del Valentino, proprio lungo il fiume si trova un piccolo borgo medievale, non tutti sanno però che quello che sembra essere un pittoresco antico complesso è in realtà una costruzione del 1800.
Il Borgo Medievale del Parco Valentino infatti di medievale ha solo l’aspetto, proprio come Grazzano Visconti.
Un borgo finto costruito nel 1884 per la terza Esposizione Generale Italiana, legata alle esposizioni Universali che imperavano tra Otto e Novecento in Europa.