Proteggere la fotocamera da pioggia e salsedine

Proteggere la fotocamera

Quando siamo in viaggio le condizioni meteo e ambientali non sempre sono favorevoli. Questo non vuol dire che non si possono presentare scene degne di essere immortalate con una foto. Che sia vento, pioggia o salsedine noi dobbiamo proteggere la nostra fotocamera.

Situazioni potenzialmente pericolose

Durante un viaggio o un’uscita fotografica le situazioni potenzialmente pericolose per la nostra attrezzatura possono essere molte. La pioggia, il vento in presenza di sabbia o polvere, la salsedine, la neve, possono rappresentare un rischio concreto per le nostre fotocamere e noi dobbiamo proteggerle.

Ovviamente potremmo lasciare tutto chiuso e sigillato nello zaino e non prenderci alcun rischio. Come nella vita anche in fotografia chi non risica non rosica e spesso le foto più spettacolari le si ottengono in condizioni meteo avverse.

Tropicalizzazione

Un buon punto di partenza è acquistare un corredo fotografico tropicalizzato. Tutti i produttori di fotocamere ed obiettivi offrono, sui modelli di alta gamma, la tropicalizzazione. Questa consiste nella presenza di guarnizioni in gomma in tutti quei punti attraverso i quali potrebbero passare polvere o goccioline d’acqua.

E’ facile intuire che se piccole particelle di acqua, magari salata, passano all’interno del corpo macchina o dell’obiettivo, potrebbero causare danni irreversibili compromettendone il funzionamento.

Un po’ di polvere sul sensore, entrata durante un cambio lente effettuato in condizioni “normali”, è una classica conseguenza dell’utilizzo di un sistema ad ottiche intercambiabili, e spesso lo si risolve con una spompettata d’aria.

La corrosione dei componenti elettronici di un corpo macchina o l’insorgenza di muffe sulle lenti interne di un obiettivo sono conseguenze gravissime e spesso evitabili con un po’ di accortezza.

La tropicalizzazione ci viene in aiuto in situazioni di pioggia leggera, debole venticello polveroso, umidità, ma non sempre è sufficiente. Ricordati: non basta avere solo il corpo macchina tropicalizzato, anche l’obiettivo deve esserlo per garantire un alto grado di protezione.

Avevo già parlato della tropicalizzazione nell’importanza dell’attrezzatura fotografica

Proteggere la fotocamera, cosa usare in condizioni meteo avverse

Se le condizioni meteo sono particolarmente avverse, e vogliamo comunque prenderci il rischio di affrontarle per fotografare, ci sono un paio di accessori che ci possono venire in soccorso per proteggere la macchina fotografica.

Filtro UV

Io quando devo fare foto al mare o in presenza di vento forte sono solito montare davanti all’obiettivo un filtro UV. E’ un vetro in più che assorbe una minima quantità di luce e che in certe condizioni di luce potrebbe causare strani aloni o riflessi, questo è vero. Però lo si può pulire con un po’ più di leggerezza d’animo, se per caso si graffia con poche decine di euro lo si sostituisce e se è davvero sporco lo si può mettere sotto il rubinetto e lavarlo con un buon detergente.

Questo accessorio più che proteggere la fotocamera serve a preservare la lente frontale dell’ottica ma più avanti ti svelerò un segreto.

Copertura antipioggia per proteggere la fotocamera

Quando usavo il sistema reflex ho usato, per proteggere la fotocamera dalla pioggia, un accessorio chiamato Rain Sleeve della Op/Tech. E’ molto comodo, in pratica si tratta di un sacchetto di plastica con un apertura nella parte frontale dotata di laccetto per tenerla salda sull’obiettivo. Dietro ha un’altra apertura per permettere di inserire la mano e accedere a tutti i pulsanti e ghiere della fotocamera senza intralci.

Come ultima chicca questa copertura antipioggia per macchina fotografica ha un forellino che, fatto coincidere con il mirino e fissato togliendo e rimettendo il copri oculare, permette di vedere la scena inquadrata senza alcun impedimento.

Questa soluzione è ottima con obiettivi lunghi, pioggia battente e magari in postazione fissa come ad esempio su cavalletto. Tutte le aperture però non sono sufficienti a proteggere la fotocamera contro la polvere.

Proteggere la fotocamera Rain Sleeve 2 Cuori in Viaggio

Sacchetti freezer

Non ci crederai ma i sacchetti freezer, o sacchetti gelo, sono tanto economici quanto utili anche in fotografia. Ho visto utilizzare un sacchetto freezer, come protezione per macchina fotografica, per la prima volta durante la Regata Storica Panerai di Imperia. Da allora ho prestato molta attenzione a vedere come fotografi professionisti proteggevano le proprie fotocamere in condizioni molto pericolose come l’Holi Festival e il Carnevale di Ivrea.

Nel primo la polvere colorata è tantissima e viene lanciata da ogni parte, nel secondo ad essere lanciate sono le arance. Certo un sacchetto di plastica non ripara dall’impatto contro un agrume ma dagli schizzi di succo si.

Dentro ad ogni mio zaino e borsa ci sono sempre almeno un paio di sacchetti gelo pronti a proteggere la mia fotocamera in caso di necessità. Ovviamente bisogna prenderli della misura giusta, calcolando la massima estensione della lente più lunga che abbiamo. Con le mirrorless, che sono solitamente più compatte delle reflex, utilizzare i sacchetti freezer è ancora più semplice.

Quali sacchetti freezer comprare per proteggere la fotocamera

Personalmente ho comprato una confezione di sacchetti gelo grandi all’Ikea, quelli con la striscia verde per capirci. Certo la fotocamera risulta poi un pochino più complicata da usare, potrebbe essere un po’ più scivolosa e le ghiere si ruoteranno con una leggera difficoltà in più. Altra cosa da tenere a mente è che il sensore di prossimità del mirino vedrà il sacchetto come un oggetto e quindi farà rimanere il display spento. Per questo ultimo inconveniente io sulla mia X-T3 uso il pulsantino dedicato per fare lo switch tra display e mirino.

Se le condizioni meteo non sono particolarmente avverse fisso il sacchetto all’obiettivo con un elastico posizionandolo subito dietro il paraluce. Questo implica l’impossibilità di far arretrare completamente lo zoom, avendo quindi la focale minima di 3 o 4 millimetri più lunga nel caso in cui si utilizzi uno zoom che si allunga esternamente.

Se poi la pioggia o il vento sono molto forti allora applico un giro di nastro di carta o di semplice scotch sul bordo del filtro UV per fissare il sacchetto. In questo modo non potrò usare il paraluce ma avrò fotocamera e obiettivo protetti in modo quasi ermetico. Togliere il sacchetto attaccato con il nastro lo renderà molto probabilmente inutilizzabile.

Proteggere la fotocamera Sacchetto freezer

Cambio lente

Se il meteo è avverso o se c’è vento e quindi rischio di polvere nell’aria è altamente sconsigliato cambiare obiettivo. In queste occasioni sono perfetti gli obiettivi tuttofare, anche usare due corpi macchina con due obiettivi di focali differenti è una buona soluzione.

Se proprio non puoi fare a meno di cambiare obiettivo fallo entrando in un luogo chiuso o in macchina, oppure direttamente da dentro lo zaino. Insomma fai di tutto per evitare di esporre il sensore alla polvere, in caso di pioggia io eviterei tassativamente anche solo di pensare ad un cambio lente.

Sbalzi termici, come proteggere la macchina fotografica

Anche gli sbalzi termici sono nemici dell’elettronica, per questo dobbiamo proteggere la nostra fotocamera da queste particolari situazioni.

Se si passa da un luogo caldo ad uno freddo o, soprattutto, da uno freddissimo ad uno caldissimo come dalle piste da sci ad una baita, bisogna far acclimatare tutta l’attrezzatura fotografica. Se appena entrati al caldo si estrae la fotocamera si formerà uno strato umido su tutta la superfice esterna e anche su quella interna.

Io per queste occasioni lascio sempre sparsi nello zaino alcuni sacchetti di silice, comunemente chiamati silica gel, e faccio passare almeno un’ora prima di tirare fuori la fotocamera dallo zaino, questa è una buona procedura per proteggere la fotocamera contro l’umidità dovuta agli sbalzi termici.

Proteggere la fotocamera dagli urti

Le macchine fotografiche e gli obiettivi sono oggetti elettronici delicati, alcuni modelli sono fatti per essere maltrattati ma in generale è meglio proteggerli dagli urti.

Cover

Quando usavo la Nikon d7200 tenevo sempre montata una cover in silicone. La marca produttrice era la easyCover e tra i vari colori avevo scelto quella mimetica. Ingrandiva un pochino le dimensioni della fotocamera ma migliorava sia il grip che la protezione contro gli urti e gli schizzi. L’unica accortezza era di toglierla e pulire cover e fotocamera periodicamente perché all’interno tratteneva la polvere.

Da quando uso mirrorless non ne ho ancora sentito la necessità, poi le Fujifilm sono così belle che è un peccato rivestirle con una cover in silicone.

La stessa marca produce anche cover in neoprene per la maggior parte dei teleobiettivi reflex. Vanno per la maggiore quelli camouflage soprattutto tra chi pratica fotografia faunistica e si trova spesso in condizioni meteo e ambientali avverse o instabili.

Cage

Esistono delle impugnature supplementari, che a volte sembrano vere e proprie gabbie, studiate appositamente per ogni fotocamera. Di solito le si usano o per aumentarne le dimensioni ed il comfort dell’impugnatura o per collegare accessori modulari ad esempio in campo videomaking.

La più famosa casa produttrice è la SmallRig, costosa ma di qualità eccezionale. Grazie a questi cage la protezione del corpo macchina è evidente visto che sono fatte in metallo abbastanza resistente.

Ora non hai più scuse, compra l’accessorio giusto e proteggi la tua fotocamera dai pericoli che l’universo ti farà incontrare sulla strada!

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