Oggi parliamo di un argomento tanto in voga quanto discusso: i preset di Lightroom. Partiamo come sempre con un paio di premesse e analizziamo insieme cosa significa modificare una foto con dei preset.
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I preset alterano la realtà
Sfatiamo questo mito, non tutti i preset di Lightroom alterano la realtà, la quasi totalità di quelli che si trovano online hanno un mood marcato e modificano in modo pesante l’immagine iniziale, ma non è per forza così. Un preset potrebbe applicare anche solo delle regolazioni fini, utili per migliorare una foto senza stravolgerla. Preset non è sinonimo di stravolgimento.
I miei tre pilastri
- La realtà è una, ma ognuno di noi, attraverso i propri occhi e la propria mente, la percepisce in modo diverso.
- La fotografia è fermare per sempre ciò che IO ho visto in un determinato momento.
- Quando si scatta una fotografia lo si fa con uno scopo, che sia artistico o documentaristico o narrativo.
Tenendo conto questi miei tre personalissimi pensieri, possiamo dedurre che non esiste una foto giusta o sbagliata ne una foto bella o brutta, possono esistere foto tecnicamente corrette o tecnicamente errate e scatti che personalmente ci piacciono o non ci piacciono.
Post-produzione SI o NO
L’annoso dibattito su post-produzione fotografica si e post-produzione fotografica no non ha una risposta corretta, ma personale. Già ai tempi della pellicola si interveniva in fase di sviluppo per correggere o modificare l’immagine scattata per ottenere su carta fotografica lo scatto voluto. Ora, grazie all’avvento del digitale ed ai programmi di sviluppo sempre più avanzati, questo è alla portata di tutti, nel bene e nel male.
Non esistono foto senza post-produzione
Tutti gli strumenti che scattano immagini applicano un loro algoritmo per trasformare un segnale elettrico in un’immagine, questa è post-produzione. La maggior parte delle fotocamere hanno dei profili selezionabili che vanno ad impattare sull’immagine finale, Fujifilm li chiama “simulazione pellicola”, Nikon li chiama “picture control”, Adobe li chiama “profili colore”. Ogni immagine, per essere tale, è stata processata da un software quindi ha subìto una post-produzione, raw inclusi.
Cosa sono i preset di Lightroom
I preset di Adobe Lightroom sono dei file che contengono una serie di istruzioni su come il programma deve intervenire autonomamente su una foto. Queste modifiche possono essere più o meno invasive e in grado di accentuare o distorcere la realtà. Un preset è comodo per ripetere le stesse modifiche su più immagini in modo da velocizzare il workflow e, di norma, va poi comunque affinato foto per foto.
Quando trasformiamo una foto in bianco e nero noi stiamo applicando semplicemente un preset monocromatico alla nostra immagine.
Un preset di Lightroom potrebbe includere soltanto modifiche che migliorano l’immagine senza alterarla, ad esempio correggendo il contrasto, la nitidezza, il rumore ed il micro-contrasto. Un altro potrebbe prevedere un drastico cambiamento di colori, toni e bilanciamento del bianco.
Quando usare i preset
Non esiste una risposta esatta alla domanda: “Quando devo usare un preset?”, se non “Dipende”.
Dipende da qual è lo scopo dell’immagine. Vuoi immortalare un luogo per paura che tra 40 anni non te lo ricorderai esattamente com’è ora? Sviluppa la foto in modo soft, migliora il risultato senza stravolgerlo.
Vuoi narrare una scena di vita quotidiana enfatizzando il sentimento provato nel guardarla? Applica un preset che abbia un mood allegro, pop, dai toni caldi e saturi, oppure uno freddo e scuro per trasmettere tristezza o angoscia.
L’immagine di un bambino che corre dietro ad una bolla di sapone, se ben illuminata e con colori vividi rappresenterà gioia, se modificata con colori pastello più tenui, magari leggermente sottoesposta, potrebbe trasmettere malinconia.
Hai in mente un’immagine artistica? Scatta la scena di base e poi applica un preset che stravolge completamente i colori, cambia la pelle del soggetto in un bianco cadaverico e il verde delle foglie in un blu profondo, aggiungi una pesante vignettatura ed otterrai un’immagine inquietante.
Io uso sempre preset?
Personalmente applico un preset di importazione quando importo i raw delle nostre Fuji su Lightroom. Questo preset include l’applicazione della simulazione pellicola scelta in macchina al momento dello scatto ed una riduzione del dettaglio nel pannello nitidezza, per evitare il famoso effetto vermiciattoli dei file ottenuti con il sensore Xtrans Fuji e sviluppati su LR.
Dopo aver fatto la selezione delle foto, in fase di post produzione, applico alle foto per Instagram un preset creato da noi che uniforma alcuni colori e varie regolazioni in modo da ottenere un feed con un mood di colori coerente, nonostante le scene riprese siano differenti.
Per le foto che andranno caricate sul blog tendo a non applicare preset con viraggi cromatici, ottenendo così immagini il più possibile veritiere. Normalmente correggo a mio gusto contrasto, micro-contrasto, chiarezza, luci e ombre e la curva dei toni, non ho un preset standard ma applico le correzioni manualmente foto per foto.
A volte però mi sento in dovere di migliorare la realtà. Ad esempio, quando siamo stati a Venezia, il meteo era brutto e uggioso, il cielo coperto non rendeva giustizia ai colori dei palazzi e dei canali. Le foto non avevano molto appeal nonostante la cura nella composizione. Il nostro intento è di invogliare i lettori a visitare un luogo per le sue bellezze ma vogliamo anche che non ne rimangano poi delusi. Sono quindi intervenuto enfatizzando i colori rendendoli comunque veritieri, recuperando il più possibile il cielo senza però sostituirlo con uno palesemente non veneziano. Ho seguito una nostra etica.
I preset si comprano o si creano?
Anche qui non c’è una risposta corretta, ognuno fa quello che si sente. Non ti senti in grado di crearne uno tuo perché non conosci a fondo tutte le funzioni di Lightroom o semplicemente ti perdi a metà strada senza sapere se e come procedere? Online ci sono migliaia di preset sia free che a pagamento.
Hai post-prodotto una foto ed il mood ottenuto ti piace così tanto che lo vuoi riprodurre su altre immagini? Ti sei reso conto che alcune modifiche le applichi sempre uguali a molte foto in serie? Crea un tuo preset allora!
Passiamo alla pratica
Dopo aver condiviso con voi il nostro pensiero sui preset Lightroom passiamo alla parte pratica. Vi abbiamo già parlato delle funzioni di Adobe Lightroom e, se vi siete un po’ allenati, ora siete pronti a creare il vostro preset, o a scaricarne dal web e installarli.
Preset di Lightroom, tutti ne parlano, tutti li vogliono, qui imparerai come usarli, crearli ed importarli, sia per PC che per smartphone.
Preset di Lightroom dove trovarli
Cercando su Google troverai centinaia di siti che vendono preset, alcuni hanno un database di preset gratis, Instagram è pieno di profili che vendono i loro ed altri che li regalano come freebie. Trova un preset e fallo tuo.
I preset di Lightroom possono essere di 2 tipi: immagini .dng perfette per smartphone ma utilizzabili anche su pc, e file .xmp destinati all’uso su pc ma, vedremo in seguito come, trasformabili anche per smartphone. I file .xmp sono dei file di testo proprietari che solo i programmi Adobe come LightRoom e PhotoShop sono in grado di leggere.
I file .dng sono immagini in un formato proprietario di Adobe introdotto nel lontano 2004, è universalmente riconosciuto e significa Digital Negative, ovvero negativi digitali. Questi ultimi sono abbastanza grandi, anche qualche decina di megabyte, e comprendono sia l’immagine che tutte le modifiche non distruttive, e quindi reversibili, ad essa applicata il Lightroom. Esistono anche preset con estensione .lrtemplate, sono vecchi e comunque assimilabili ai file .xmp quindi li trattiamo come tali.
Preset su Lightroom pc
Importare preset in formato .xmp
Importare preset in formato .xmp su Lightroom Classic è davvero facilissimo. Importiamo una foto nel nostro catalogo, andiamo nel modulo sviluppo, nella scheda di sinistra troviamo i preset standard di Adobe, clicchiamo sul simbolino + in altro a destra, clicchiamo su “importa predefinito”, selezioniamo il file da importare, il gioco è fatto.
Importare preset in formato .dng
Importare in Lightroom Classic un preset .dng è leggermente più complicato ma niente di stravolgente. Apriamo il catalogo di Lightroom, clicchiamo “importa immagini”, selezioniamo il nostro file .dng e lo importiamo. Nel modulo sviluppo vedremo l’immagine e tutti i cursori di regolazione già modificati, in effetti la foto è già stata post-prodotta.
Ora andiamo sulla scheda di sinistra dove ci sono i preset, clicchiamo sul simbolo + in alto a destra e, questa volta, clicchiamo su “crea predefinito”. Non resta che dargli un nome e salvarlo in un gruppo, che di base è “predefiniti utente”.
Creare preset in formato .xmp
Per creare un preset in formato .xmp in Lightroom Classic è facilissimo e non è altro che il procedimento fatto per nel passaggio precedente, solo che di solito lo si fa partendo da una nostra foto in formato .raw o .jpg e non da un .dng. Importiamo quindi una foto in Lightroom CC, la modifichiamo a piacimento donandole il mood voluto.
Ora andiamo sulla scheda di sinistra dove ci sono i preset, clicchiamo sul simbolo + in alto a destra e, questa volta, clicchiamo su “crea predefinito”. Per sapere dove trovare il file all’interno del computer basta cliccare con il tasto destro del mouse sul nome del predefinito, nel menu a tendina selezionare “mostra in esplora risorse”.
Creare preset in formato .dng
Un file preset in formato .dng in realtà non è visto da Lightroom come un preset ma come un’immagine. Per crearlo quindi dobbiamo sempre partire da una foto modificata da noi e poi dobbiamo questa volta esportarla. Andiamo quindi in File -> esporta -> .dng, selezioniamo la cartella di destinazione ed il gioco è fatto.
Come usare i preset su pc
Importate la foto in Lightroom Classic, andate nel modulo “Sviluppo” e come prima cosa applicate il preset che preferite tra quelli che trovate nel pannello di sinistra. Ora apportate tutti gli aggiustamenti del caso per affinarlo al meglio.
Preset su Lightroom mobile
Importare preset in formato .xmp
Non è possibile importare preset in formato .xmp su Lightroom Mobile, l’unico formato riconosciuto è il .dng. Se abbiamo un preset .xmp siamo obbligati a passare dal pc e con Lightroom Classic esportarlo in .dng.
Importare preset in formato .dng
Importare un preset .dng su Lightroom Mobile è semplicissimo, basta importare il file .dng come fosse una semplice immagine.
Una volta importata l’immagine in .dng basta cliccare sui tre puntini in alto a destra e poi su “crea predefinito”. A questo punto basta dargli un nome e inserirlo in un gruppo di preset.
Creare preset in formato .xmp
Come già detto in precedenza, Adobe Lightroom Mobile non riconosce i file .xmp quindi non può neanche crearli.
Creare preset in formato .dng
Per creare un preset in formato .dng occorre partire da una foto modificata da noi.
Importate la vostra foto e fate tutte le modifiche del caso per dare gli effetti che volete, quando l’immagine vi soddisfa cliccate sui tre puntini in alto a destra, poi su “crea predefinito” e salvate il preset. Per poterlo poi usare su altri dispositivi basta andare su esporta, come per esportare una normale immagine, e scegliere il formato .dng.
A questo punto la foto esportata conterrà tutti i parametri del vostro preset.
Come usare i preset su mobile
Una volta importata la foto su Lightroom, prima di fare qualsiasi altra modifica, va applicato il preset.
Scorrete le icone in basso, cliccate su “predefiniti” e vi si apriranno tutti i vostri preset, cliccate sul nome di quello scelto per applicarlo.
Ora, se è il caso, potete fare gli ultimi ritocchi alla foto.
Fateci sapere nei commenti se l’articolo vi è piaciuto o se avete qualche dubbio.
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