Ho abbandonato Nikon per passare a mirrorless Fujifilm.
Eccoci qui, oggi è arrivato il mio turno, ho preso anche io la decisione drastica: sono passato a Fujifilm dopo quasi 20 anni di Nikon.
Se volete capire se c’è modo di utilizzare le vostre ottiche su una nuova macchina continuate a leggere, abbiamo aggiornato questo articolo per darvi delle informazioni in più.
Dove tutto iniziò
Nel lontano 2003 acquistai la mia prima compatta, una Nikon SQ. Da allora mi sono sempre affidato a questo marchio blasonato arrivando ad acquistare reflex dopo varie compatte più o meno evolute.
La svolta al mondo reflex avvenne nel 2011 quando, dopo essere rientrato dal nostro primo viaggio a lungo Raggio, Zanzibar, ho riguardato le nostre foto ricordo e ne sono rimasto molto deluso.
Ho iniziato a studiare tanto e lo faccio tutt’ora, ho frequentato corsi e workshop e negli anni mi sono fatto un discreto corredo restando sul sensore APSC.
La smania di coprire tutte le focali
Ho sempre avuto la mania di possedere molte ottiche, in modo da coprire praticamente tutte le focali.
Mi dicevo: “Devo fare foto ad interni o panorami? allora compro il super grandangolare“, “Voglio fare foto alla fauna selvatica? e allora prendo il 150-600“. Rimanendo fedele al formato Nikon DX un po’ per i costi ed un po’ perché non sentivo l’esigenza di passare a fullframe, mi sono sempre reso conto che per avere ottiche di qualità dovevo comunque affidarmi a lenti sovradimensionate.
Eh si perché Nikon produce anche reflex fullframe ed è suo interesse sviluppare un ecosistema di qualità attorno a questa tecnologia. Negli anni uno si costruisce un corredo di lenti per fullframe e poi quando si sente pronto fa il salto anche con il corpo macchina. Il ragionamento non fa una piega, portafoglio a parte… Per quanto mi riguarda, dietro a questo ragionamento c’è sempre stato un grosso “ma“.
Ma perché se non voglio passare a fullframe devo comunque spendere di più ed avere ottiche pesanti, ingombranti e sovradimensionate restando su APSC? Perché il mio ventaglio di scelta deve essere limitato in funzione al mio tipo di fotografia?
Nonostante questo dubbio ho comunque comprato un tele luminoso e un super zoom oltre che un macro.
Tutto bello e tutto giusto fin quando non mi sono reso conto che molte delle ottiche restavano a prendere polvere nell’armadio di casa. E i motivi sono molti: la mancanza di tempo da dedicare a tutte le tipologie di fotografia, il peso eccessivo di alcune ottiche, l’ingombro di altre.
Ho ragionato per parecchio tempo su come poter migliorare questa mia situazione che in alcuni momenti era diventata anche frustrante.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso
Quando ho preparato lo zaino fotografico per il nostro viaggio di 4 mesi nel sud est asiatico mi sono reso conto che il 70-200 f2.8, che volevo portare per fare qualche ritratto rubato, era troppo pesante e dovevo lasciarlo a casa. Anche il 150-600, che volevo portare per immortalare le gesta delle numerose scimmie che popolano quei paesi, non rientrava nel peso imposto per il bagaglio a mano. Quindi anche questo doveva rimanere a casa.
Mi sono detto: “Ok, quando torniamo a casa, qualcosa dovrà cambiare“.
Durante il viaggio mi è capitato spessissimo di arrivare a sera distrutto, con spalle e schiena doloranti. E’ successo addirittura che a metà giornata non riuscivo a “vedere” nella mia testa le foto a causa della stanchezza e quindi mi sono perso molti scatti. Eppure giravo con poca roba, 7 o 8 kg di attrezzatura.
Il Manfrotto Traveller lo devo portare, sennò come facciamo gli scatti di coppia per Instagram? Il 10-20 deve essere con me altrimenti non riesco a far rendere certi panorami, certi templi e scattare foto di interni per le strutture.
Spesso uscivo solo con cavalletto e la X-T20 di Claudia con montato l’onesto 18-55 f2.8/4 e devo dire che in queste occasioni la voglia di scattare era maggiore. Anche la qualità degli scatti ne giovava, nonostante l’escursione focale limitata. In effetti questo l’avevo già testato prima a Berlino e poi a Marrakech.
Ho capito qual era il giusto compromesso
Scattando il 70% delle nostre foto in viaggio i fattori importanti sono sostanzialmente 3: compattezza, leggerezza e qualità. La soluzione è da ricercare nel mondo mirrorless.
Nikon però, se volessi restare su APSC, continua la sua strada dello snobbare le ottiche dedicate a questo sistema, quindi per me va scartata.
Olympus è concentrata sul sensore micro 4/3, più piccolo dell’APSC, per me non va bene.
Con Panasonic non c’è stato molto feeling quando comprai la LX15 per Claudia e poi le sue mirrorless sono molto orientate al lato video, settore che per noi attualmente è in secondo piano, scartata anche lei quindi.
Canon non mi ha mai attirato, e poi il suo approccio al fullframe è molto simile a quello Nikon, guardiamo altro.
La Sony attualmente è la leader nel settore ML ma, per me, ha 2 enormi difetti: stesso discorso di Canon e Nikon per quanto riguarda lo snobbare lenti per APSC e un menu praticamente incomprensibile (migliorato con la A7IV). L’ho provato sulla a6000 di un nostro amico e mi ci sono perso, mi sembrava di non avere in mano una fotocamera ma il pannello di controllo di un’astronave.
Fujifilm: APSC dal gusto vintage
Eccoci quindi arrivati finalmente alla mia scelta finale, ciò che mi ha spinto a passare a Fujifilm. Dire che l’estetica delle mirrorless Fuji mi ha conquistato è riduttivo. L’approccio alla fotografia è molto differente rispetto a tutti gli altri marchi, a partire dall’assenza della ghiera delle modalità PASM al cambiare l’apertura del diaframma direttamente sul corpo delle ottiche. Le ghiere fisiche, assieme alle simulazioni pellicola, sono il tratto distintivo di questo marchio.
Fujifilm ha dichiarato che per lei i formati di sensore sono 2: APSC e Medio Formato (Super Full Frame). Questo significa avere solo 2 linee di progettazione, sviluppo e produzione ben definite e separate. Per me si traduce in ottiche APSC di qualità sviluppate appositamente per quel sensore, anche come peso ed ingombri. Anche il sensore è diverso da quello usato da tutti gli altri brand, si chiama X-Trans ed è a matrice di Bayer, ma qui il discorso diventerebbe lungo e complicato quindi sorvolerei.
Compatibilità tra ottiche e fotocamere di brand e formati diversi
Personalmente ho preferito fare il passaggio completo ma non è detto che tutti vogliano fare questo tipo di investimento. Esiste la possibilità di adattare ottiche su fotocamere con baionetta differente sia della stessa marca che di altri brand.
Ad esempio per utilizzare obiettivi progettati per reflex su mirrorless dove, sia per il tiraggio sensore-lente sia per la baionetta differente, è fondamentale un adattatore.
Esistono adattatori di terze parti che consentono addirittura le connessioni elettroniche per i dati exif e l’utilizzo l’autofocus. I Metabones sono adattatori molto costosi ma anche molto efficienti, in alternativa si può optare per i nuovi converter Viltrox.
Per approfondire il discorso di compatibilità tra ottiche, fotocamere e sensori e comparare gli obiettivi vi consiglio di leggere questo articolo molto interessante di Idealo.
Cosa ho comprato
Tiriamo le somme e vediamo cosa ho comprato, valutandone pregi e difetti in relazione a cosa va a sostituire. Ecco i miei acquisti fatti per passare a Fujifilm.
Corpo macchina
Partiamo da corpo macchina: ho scelto, per il mio passaggio a Fujifilm, la X-T3 nonostante fosse appena uscita la X-T4. La X-T3 è una macchina ormai matura, Fuji è molto attenta agli upgrade dei firmware con aggiunte di funzioni e correzioni di eventuali bug. È tropicalizzata, più leggera di 150g circa rispetto alla mia Nikon e più compatta. Ha sempre il doppio slot di memoria, un’ottima raffica e un buon sistema di autofocus con in più il riconoscimento viso/occhio.
Rispetto alla D7200 ha ovviamente il mirino elettronico, comodo per avere subito la percezione dello scatto finito. Ha mille informazioni in più visualizzabili e lo si può anche usare per navigare nel menu. Utile anche per ricontrollare lo scatto fatto, in condizioni di luce particolari dove il display principale risulterebbe poco leggibile.
Anche il display articolato e touch è un bel plus rispetto alla D7200. La X-T4 ha un display completamente snodato e richiudibile come la serie D5*** della Nikon, ma a me non piace per niente. Se lo voglio guardare inclinato devo per forza aprirlo aumentando di molto l’ingombro del corpo macchina. Sarà ottimo per i video e i vlog ma, come ho già detto, i video per ora non sono fondamentali per noi.
La X-T4 ha anche il sensore stabilizzato ma sinceramente ad oggi non è un plus necessario al mio utilizzo. Compro ottiche stabilizzate e se un giorno vorrò fare video prenderò un gimbal che offre una stabilizzazione sicuramente più fluida ed efficace.
Nota di merito alla personalizzazione offerta dalla X-T3. Rispetto alla D7200 può essere configurata in ogni minimo dettaglio, si percepisce che è stata fatta da fotografi per fotografi.
Il menù è leggermente più complicato rispetto a quello Nikon ma con la possibilità di crearsi un My-Menu rapido con le 12 funzioni più utilizzate, tutto è sempre alla portata di mano.
Il jostick, per la selezione rapida del punto di messa a fuoco, è davvero molto comodo.
Con la presentazione della X-T5 la Fuji ha preso il buono della X-T4 e della X-T3 ottenendo un perfetto compromesso per chi scatta principalmente fotografie. Avendo il display della X-T3, la stabilizzazione sul sensore come la X-T4 ed il nuovo sensore è diventata per me il nuovo best-buy.
Il grandangolo
Ho sostituito il 10-20 f3.5 con il Fujinon 10-24 f4.
Ho perso 1/3 di stop di luminosità ma diciamo che non ce ne si accorge neanche. Non è tropicalizzato, ma neanche il Sigma lo era, però ho guadagnato la stabilizzazione ed una qualità costruttiva nettamente migliore. Il peso è praticamente uguale, 100g in meno, e l’ingombro leggermente inferiore. Anche questo 10-24 ad oggi (Agosto 2020) partecipa al CashBack con un rimborso di ben 300€.
Obiettivo tuttofare
Quando ho deciso di passare a Fujifilm al posto del 18-140 ho ho scelto di comprare il 16-80 F4 WR in kit con la X-T3.
Ho perso 60mm lato tele ma ho guadagnato un’apertura di diaframma f4 costante e anche qui una qualità ottica e costruttiva nettamente migliore. Peso ed ingombri rimangono pressoché gli stessi.
L’unico difetto per me di questo 16-80 è l’assenza del selettore on-off dello stabilizzatore, quest’ottica infatti è dotata di un processore intelligente che lo disattiva quando capisce di essere montata su un cavalletto. In ogni caso si può disattivare via menù, anche se è un passaggio in più.
Teleobiettivo
Prima di passare a Fujifilm avevo un magnifico 70-200 f2.8 nuovo di pacca, robusto e nitidissimo e l’ho sostituito con il Fujinon 55-200 f3.5/4.8.
Ecco questo è un compromesso molto ponderato. Avrei potuto prendere il 50-140 f2.8 ma avrei nuovamente avuto una lente più ingombrante e pesante. Rischiare di doverla lasciare a casa per le stesse motivazioni che mi hanno portato a cambiare.
Con questo 55-200 ho guadagnato tantissimo in termini di peso perché più leggero di 1,3kg, e d’ingombro con una lunghezza inferiore di ben 10cm. Ad essere sincero il 70-200 non l’ho quasi mai usato a f2.8 prediligendo lo sfocato del diaframma f4 quindi alla fine le rinunce sono ridotte al minimo.
Quello che invece perdo con dispiacere è la tropicalizzazione che, nonostante l’ottima costruzione, non è inclusa in questa lente Fuji.
Il “normale” luminoso
Il 35 f1.8 dx Nikon era la più leggera e compatta lente che avevo, e nonostante ciò era anche quella che amavo di più utilizzare. Corrispondeva al 50mm su fullframe, detto anche cinquantino o più volgarmente “il normale”.
Nel passare a Fujifilm l’ho sostituita con il 35 f2 WR guadagnando sia la tropicalizzazione che in ingombro e peso. Questo 35mm ha dimensioni davvero ridotte 60mm x 46mm x 170g. E’ talmente piccolo che se lo monto sulla X-T20 di Claudia in pratica ha l’ingombro di una compatta, ma con una qualità ottima!
Non ho scelto il 35 f1.4 perché l’unico pro sarebbe stato lo stop in più di luminosità, ma non è tropicalizzato ed il motore af più lento.
Supertele
Nel passare a Fujifilm ho dovuto al momento rinunciare al super tele. Avevo il Sigma 150-600c, ora a 600mm non ci arrivo più, mi fermo a 200.
In casa Fuji esiste il 100-400, costa 1600€ circa, è più leggero e meno ingombrante del Sigma ma comunque non è una lente che potrebbe viaggiare normalmente con me. Non sto dicendo che mai la comprerò, se e quando ne sentirò l’esigenza ci penserò.
Sono certo che prima o poi un safari in Sud Africa, un whale watching nei mari del nord o un viaggio nella foresta del Borneo ci capiterà di farlo e lì un super tele sarà d’obbligo.
Fino ad allora però non gli dedicherei abbastanza attenzione e poi magari chissà, Fuji potrebbe sfornare una lente miracolosa nel frattempo.
Ciao macro, è stato bello fin che è durato (pochissimo)
Il Tamron 90 f2.8 l’ho usato in 3 o 4 uscite, ho portato a casa scatti che altrimenti non avrei fatto ma diciamocelo onestamente: era solo uno sfizio. Ho rinunciato a comprare una nuova ottica macro, quando e se mi servirà ci penserò, valutando magari le nuove ottime lenti aggiuntive della NiSi che “trasformano” un medio tele in una lente close-up.
Ottica da Ritratto
In Nikon non avevo una vera ottica fissa da ritratto, in queste occasioni usavo il 70-200 o il 90. Passando a Fujifilm ho acquistato il Sigma 56mm f1.4 e devo dire che me ne sono innamorato!
Flash
Il mio vecchio Flash Metz 50 AF1 l’ho tenuto, la valutazione era veramente bassa ed ho pensato che in futuro potrei utilizzarlo come secondo flash comandato da un trigger.
Ho comprato un Godox TT685F, dopo tanta ricerca e ore spese a guardare video su YouTube ho pensato fosse la soluzione ideale per me. L’ho preferito al V860II perché quest’ultimo ha la batteria proprietaria ricaricabile al litio che garantisce un’ottima autonomia ma innalza notevolmente il prezzo, ed io preferisco comunque le pile “stilo” ricaricabili della Eneloop. Ho valutato anche il Godox TT350F che è più piccolo, leggero e decisamente più portatile, ma molto meno potente.
Con il passare del tempo ho poi acquistato un Godox AD100pro ed il trigger Xpro. Questo kit, insieme a vari accessori e diffusori, lo trovo perfetto per chi come me viaggia molto ed ha la necessità di avere sempre con se dei flash potenti ma compatti.
Difetti e soluzioni del sistema mirrorless
In questo passaggio passare a Fujifilm ho dovuto considerare tutti i difetti del sistema al quale mi stavo approcciando.
Il principale è uno: la durata inferiore delle batterie. Con i nuovi modelli a partire dalla X-T4 la Fuji ha tirato fuori dal cilindro una nuova batteria più grande, ingombrante, pesante e duratura. La versione Fuji di quella che usavo su Nikon, ne più ne meno.
La X-T3 ha un’autonomia dichiarata di circa 350 scatti, ma ad un mio primo utilizzo direi che è decisamente sottostimata perché dopo 300 scatti ho ancora il 77% di carica residua.
Se prima per stare sicuro mi portavo sempre dietro 2 batterie di scorta ora ne porterò 4, ma il peso totale sarà sempre lo stesso.
Le lenti di adesso hanno diametri filtri differenti da quelle che avevo prima. L’unico filtro costoso che ho è il NiSi ND1000 ed ha diametro 82mm che, essendo più grande, lo posso montare sulle lenti attuali con gli anelli step-up già in mio possesso. Prima o poi comprerò un nuovo polarizzatore, fondamentale per certi scatti, ed un filtro UV da utilizzare al mare o comunque in situazioni poco “pulite”.
Il pulsante di scatto è nettamente migliore rispetto a quello della X-T20 ma comunque, sicuramente per abitudine, un gradino sotto a quello Nikon.
Ho dovuto rinunciare al Hand Grip della B-Grip che usavo prima perché altrimenti avrei perso tutta la compattezza guadagnata. Al suo posto sto provando il laccetto da polso “Cuff” della Peak Design e per ora il voto è positivo.
Ora ho due corpi macchina pienamente compatibili con le stesse batterie e tutte le mie ottiche perché ovviamente la X-T20 di Claudia può condividere il mio corredo.
Conclusioni
Ora nel mio zaino Manfrotto Manhattan Mover50 ci sta tutta la mia attrezzatura, anzi avanzo anche dello spazio, e quando lo indosso a tutto carico un sorriso nasce spontaneo sulle mie labbra pensando a quanto pesava prima.
Ho fatto la scelta giusta? Per il ME di adesso, il mio modo attuale di fotografare e di viaggiare, penso di si.

ciao, io userò quasi solo zoom, sono in dubbio fra xt3 col tamron 18-300 e nikon z5 col 24-200, ho un pò paura della lavorabilità dei raf fuji (uso adobe) e della tenuta iso e della pulizia a iso base che dovrebbe essere migliore sulla nikon essendo FF…..
Ciao Michele! Se la tua intenzione è quella di usare dei superzoom tuttofare, che per loro natura non eccellono nè in qualità nè in luminosità, ti consiglio di puntare su una fullframe così hai più margine di lavoro. Se invece punti a zoom medi di qualità come il 16-80 f4 e il 16-55 f2.8 oppure a fissi allora vai pure su Fuji senza problemi. Per la pulizia dei file Fuji ad alti ISO, se la luce è gestita bene, anche a 6400 ISO gli scatti per me sono usabilissimi. Io post-produco tutte le foto su Lightroom e con un paio di accortezze si riesce a fargli digerire bene la demosaicizzazione dei RAF, certo CaptureOne lavora meglio, ma niente di trascendentale a meno che tu non fotografi esclusivamente paesaggi complessi ricchi di dettagli o faccia stampe di grandi dimensioni, per tutto il resto puoi stare sereno. La maggior parte delle volte i “vermicelli” si vedono solo a schermo ingrandendo al 200%, quindi non durante la normale fruizione degli scatti.
Non è che con la comodità si raggiunga lo scopo. Poi rinuncia qui rinuncia li allora faccio col cell. E basta. La 7200 è una gran macchina e le compatte sono solo comode ma la passione porta anche a fatica. Se vuoi fare di tutto senza sbattimento ok. Ma non è più fotografia e solo sfizio.
Ciao Tiz! Mi spiace che tu non abbia compreso il punto del post. Non credo che la qualità del mio attuale corredo Fujifilm sia infima, certo il 70-200 2.8 Sigma Sport non è oaraginabile al 55-200 Fujinon, però prova tu a fare un viaggio di 4 mesi attraverso l’asia con 14kg di solo corredo fotografico e poi mi dici come è andata 😅. Io con la fotografia ci lavoro anche e ci sono anche molti fotografi autorevoli di fama mondiale che usano la mia attrezzatura, sicuramente meglio di me. Se poi guardi con che fotocamere sono state scattate le foto vincitrici degli ultimi premi fotografici mondiali capirai bene che non è il mezzo che fa il fotografo. Ricorda che l’attrezzatura giusta è quella che hai dietro nel momento giusto, nel posto giusto e che sai usare nel modo giusto, non quella che ha le specifiche migliori, e questo non lo dico io 🤗
Ho una reflex Nikon ormai datata ed è da un po’ di mesi che sono combattuta su quale mirrorless scegliere tra Sony e Fujifilm. Diciamo che mi hai chiarito le idee, ora non mi resta che studiare quale fujifilm è più adatta alle mie esigenze 🙂
Ciao Alessia! È appena uscita la Fuji X-S10 che è meno “retró” a livello di ghiere ma molto compatta e dalle ottime prestazioni. Ad oggi valuterei quella con il 18-55 o la X-T3 con il 16-80.
Caspita un bel cambiamento.
Eh già Giulia, un cambiamento radicale 😅