Obiettivo Fuji 55-200: il tele versatile ed economico

Obiettivo fuji 55-200 2 Cuori in Viaggio

Quando ho deciso di passare da Nikon a Fujifilm il mio scopo principale era quello di alleggerire il peso della mia attrezzatura. La lente più pesante che avevo a corredo era il Sigma 70-200 f2.8 Sport, che ho deciso di sostituire con l’obiettivo Fuji 55-200, un tele versatile ed economico.

Caratteristiche tecniche

Il Fujinon 55-200 f3.5/4.8 R LM OIS è un’ottica onesta con il suo prezzo di circa 750€. Non è per tutte le tasche ma rimane comunque relativamente economico, soprattutto se rapportato al fratello maggiore 50-140 F2.8.

La compattezza e la leggerezza sono i suoi punti di forza, pesa infatti solo 580 grammi, ha dimensioni 118 mm x 75 mm ed un diametro filtri di 62 mm. Tenete conto che un 200 millimetri su APSC corrisponde ad un 300 millimetri su FullFrame.

Altra caratteristica tecnica molto importante è lo stabilizzatore che permette di compensare ben 3 stop su macchine prive di sensore stabilizzato come la mia X-T3. Su fotocamere con IBIS come la X-T4 la compensazione arriva fino a 5 stop consentendo di poter scattare addirittura a 1/8 di secondo a mano libera a 200 millimetri.

Corpo dell’obiettivo

Analizzando il corpo dell’obiettivo emerge la cura con la quale Fujifilm l’ha creato impiegando plastica e metallo, inserendo ben 14 elementi in 10 gruppi e 7 lamelle per il diaframma. Quest’ultima caratteristica consente di ottenere uno sfocato sempre pastoso e piacevole.

La ghiera di messa a fuoco manuale è perfettamente frizionata e, nonostante sia by wire, restituisce un feeling da ottica manuale. La ghiera dello zoom ha la giusta durezza e trasmette solidità. Anche la ghiera dei diaframmi ha la giusta scorrevolezza e i suoi click sono sempre precisi.

Sul corpo di questo obiettivo Fuji 55-200 ci sono due pulsanti e servono rispettivamente per passare da diaframmi selezionabili a diaframmi automatici e da stabilizzatore on ad off.

Messa a fuoco

Il motore di messa a fuoco è interno, silenzioso e reattivo. Rapido ed affidabile in condizioni di luce normale, più lento ed a volte incerto alla massima focale in scarsa luce. Un compromesso accettabile visto la categoria di quest’ottica zoom.

La minima distanza di messa a fuoco è di 110 millimetri che, se alla massima focale è comunque accettabile, alla focale di 55 millimetri risulta un po’ troppo abbondante. Ciò ci costringe ad allontanarci un po’ troppo dal soggetto.

Dopo l’ultimo aggiornamento firmware, sia dell’obiettivo che della mia X-T3, difficilmente sbaglia la messa a fuoco, sia in modalità AF Singolo che in AF Continuo, compreso il rilevamento viso/occhi attivo.

Distorsioni, aberrazioni e diffrazioni

Questo obiettivo Fuji 55-200, nonostante non sia uno zoom premium, ha un’eccellente qualità ottica. Partiamo con il dire che i principali software di post-produzione riconoscono all’interno del file raw il profilo di correzione obiettivo. Questo viene applicato automaticamente annullando di fatto gli eventuali difetti dell’ottica.

Al netto di questo escamotage tecnologico comunque i difetti sono praticamente assenti. Infatti se disattiviamo le correzioni automatiche su CaptureOne noteremo che la distorsione a cuscinetto presente su tutte le focali è estremamente ridotta e l’aberrazione cromatica praticamente inesistente.

La vignettatura, quando presente, è appena percettibile e risolvibile chiudendo il diaframma di uno stop. Il flare è sempre ben controllato, in condizioni di scatto estreme come controluce senza paraluce montato, il contrasto diminuisce in modo percettibile ma sono situazioni praticamente sempre evitabili e comunque difficoltose per ogni ottica.

La diffrazione di questo obiettivo Fuji 55-200, infine, la si può notare in alcune condizioni con diaframma f16 o superiore. Generalmente è inutile scegliere diaframmi così chiusi se non per ottenere estreme profondità di campo o l’allungamento dei tempi di scatto, ma con l’inevitabile diminuzione di nitidezza.

Sfocato e nitidezza

Il 55-200 ha un diaframma minimo che varia in base alla focale selezionata, va da f3.5 a f4.8 e di fatto non è mai estremamente luminoso. Va da se che comparare il suo sfocato con ottiche fisse o zoom più luminosi come il 50-140 f2.8 sarebbe scorretto.

Personalmente lo trovo comunque utilizzabile con soddisfazione nei ritratti dove il bokeh è sempre rotondo e piacevole grazie alle 7 lamelle.  Giusto a 200 millimetri, a tutta apertura, qualcuno lo potrebbe giudicare leggermente meno morbido. Se si distanziano correttamente soggetto e sfondo, resta comunque gradevolissimo.

La nitidezza al centro dell’immagine è molto buona già a tutta apertura su tutte le focali. Raggiunge il massimo anche ai bordi chiudendo il diaframma di uno stop. In generale le immagini, se scattate con tempi di sicurezza per evitare il micromosso e in condizioni di buona luce, risultano croccanti e microcontrastate.

Difetti

Ovviamente questo obiettivo Fuji 55-200 non è privo di difetti. Il primo in assoluto per me è l’assenza di tropicalizzazione che, nonostante l’ottima costruzione, fa si che lo si tenga nella borsa in caso di pioggia per paura di spiacevoli conseguenze.

Un’altra caratteristica negativa è l’assenza di serigrafia sulla ghiera dei diaframmi. Personalmente trovo molto comodo verificare il diaframma selezionato semplicemente guardando la ghiera posta sull’obiettivo. Con questa ottica si è costretti a consultare il display o il mirino. Ciò è una conseguenza diretta del diaframma minimo non fisso, ma che varia in base alla focale selezionata, nonché della natura intrinseca di questa ottica compatta e relativamente economica.

Infine due difetti che non tutti definirebbero tali. Il primo è il paraluce plasticoso difficile da innestare e che segna la gomma della ghiera delle focali quando innestato capovolto. Il secondo è che manca una leva di blocco alla minima focale per evitare che lo zoom si allunghi quando puntato verso il basso.

Conclusioni

In conclusione, avendo scelto di acquistare questo Fuji 55-200 ed inserirlo nel mio corredo, non posso far altro che consigliarlo a chiunque abbia la necessità di un teleobiettivo leggero da tenere sempre con se nello zaino.

Ai fotografi, magari anche viaggiatori, che cercano il compromesso giusto tra compattezza e qualità, che non vogliono rinunciare ai 200 millimetri per rubare un ritratto o estrapolare un dettaglio dal contesto. A chiunque ami immortalare la fauna selvatica o l’azione sportiva a media distanza in situazioni non troppo complicate. Anche i paesaggisti sono certo potranno ottenere grandi scatti, soprattutto se si è amanti delle escursioni dove ogni grammo risparmiato può fare la differenza.

Insomma Fuji ha riconfermato, se ce ne fosse stata la necessità, di saper costruire ottiche di qualità contenendo dimensioni, peso e prezzo, ma senza dimenticarsi delle prestazioni e delle esigenze degli utilizzatori finali.

Vi lascio qualche scatto fatto con questo obiettivo Fuji 55-200 a varie lunghezze focali, quasi sempre a tutta apertura. Spero possiate apprezzarne la resa dello sfocato e quanto la scelta della lunghezza focale influisca sullo schiacciamento dei piani facendo apparire lo sfondo più o meno presente.

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