L’ultimo giorno di chemio: 2 anni dopo

Ultimo giorno di chemio : 2 anni dopo 2 Cuori in Viaggio

Questo post non era programmato, questa mattina mi sono svegliata e Facebook mi ha ricordato che due anni fa stavo facendo l’ultima chemio.

È apparsa la mia foto bella sorridente con il mio PIC in vista, se andate sul mio profilo personale e non vi scandalizzate potete vederla. Se chiudo gli occhi riesco ancora a sentire le emozioni che ho provato quel giorno. Da una parte la felicità di aver finito le 16 chemioterapie previste dal mio protocollo dall’altra la paura di “volare senza paracadute”. E’ stato strano, difficile da spiegare.

Non fraintendetemi, finalmente era finita, ma l’ospedale, la routine,le persone, erano diventate ahimè la mia seconda casa per tanti mesi. Quando ti trovi con persone che hanno le tue stesse paure e soffrono i tuoi stessi dolori si innesca subito un forte legame. La mattina entrando nel reparto di oncologia subito cercavi con gli occhi volti conosciuti per poter fare due chiacchiere.

Io facevo la chemio il giovedì e tutti i giovedì erano uguali, indossavo gli stessi vestiti, prendevo la mia coperta e alle 7 puntuale ero in ospedale a prendere il numero. Volevo essere la prima, prima arrivi e prima te ne vai. Dopo l’esame del sangue andavo nel bar davanti all’ospedale a fare colazione e poi iniziava l’attesa della chiamata. A volte durava poco, a volte diverse ore, quando era il mio turno mi accomodavo sulla sedia, sulla poltrona se ero fortunata, e iniziavo. Le ore passavano lente, un po’ di musica, quattro chiacchiere con il vicino, non dormivo mai, volevo essere vigile per sapere cosa succedeva.

Mattia è sempre rimasto con me, a volte, quando non c’era gente, poteva tenermi la mano, altre doveva aspettare in corridoio venendomi a trovare ogni tanto.

Ricordo che alla prima terapia, l’infermiera non lo lasciò entrare, io ero in lacrime e lui è rimase ore in piedi in corridoio fermo in un punto in modo che io lo potessi vedere.

L’ultima Chemio

Torniamo al 16 novembre 2017, per la prima e unica volta Mattia non c’era, era in Germania per lavoro. Ammetto pensavo di non farcela da sola e invece ho radunato le ultime forze e sono andata, con lui costantemente al telefono per sapere come stavano andando le cose.

Infermiere e chemio-amiche (come le chiamavo all’epoca) mi hanno tenuto compagnia e anche quella volta le ore sono passate. E’ giunto il momento di togliere il PIC e visto che ero terrorizzata il mio maritino è restato con me in video chiamata per tutto il tempo.

Vi auguro nella vita di avere la mia stessa fortuna, di trovare una persona che anche quando tutto intorno crolla resti al vostro fianco tenendovi la mano, non è scontato, non è da tutti.

Oggi ho deciso di raccontarvi questa storia, per dirvi che oggi dopo due anni sono qui e spero di restarci a lungo.

Non sono forte, non sono brava, ho solo lottato per la cosa più importante che abbiamo, la vita.

A voi che in questo momento percorrete spaventate per quei corridoi vi stringo in un forte abbraccio. Non mollate, un passo alla volta e arriverete alla fine.

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14 pensieri su “L’ultimo giorno di chemio: 2 anni dopo

  1. Maria dice:

    Il titolo del post mi ha subito incuriosita, sarà che ho scritto di recente un articolo sulle donne guerriere giapponesi. Che dire….anche se non ti conosco e ti leggo per la prima volta, sono orgogliosa di te e di tutte quelle donne da cui prendere ispirazione per la resistenza e la resilienza! Un abbraccio.

  2. Dona dice:

    Mi hai fatto commuovere. Io vengo da un trapianto di midollo fatto nel gennaio 2019. Non era affatto scontato che oggi fossi ancora qui! Anche io, come te, amo viaggiare. Fortunatamente io ho già visitato tanti luoghi, ma voglio riprendere. Me ne mancano troppi! E devo anche ritornare dove già sono stata. In bocca al lupo!

    • Claudia dice:

      Assolutamente devi riprendere! Mai fermarsi noi lo sappiamo, ti abbraccio forte.
      Crepi/viva il lupo e in bocca al lupo anche a te

  3. Rossana bertelli dice:

    Siamo compagne di ” viaggio”?? Se si può definire così!!Ciao sono Rossana di Reggio Emilia…nel 2013 carcinoma al seno!! Benigno ma 5 anni di tamoxifene e tanti problemi!! Ho finito il 18 dicembre 2019..e sono qua a dire ke la vita e bella nonostante le difficoltà!! Ti abbraccio e seguirò i tuoi consigli di viaggio …forza donne la prevenzione mi raccomando

  4. Alessandra dice:

    Sono felice che tu stia bene. Le tue parole sono veramente incoraggianti per chi deve iniziare ad affrontare il tuo stesso percorso. Hai ragione…avere una persona accanto che ti capisce e su cui puoi contare sempre è davvero una benedizione!

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