Da quando sono passato dalla D7200 alla XT3, la prima cosa che ho studiato è stata come impostare l’autofocus su Fuji.
Sulla mia vecchia reflex Nikon i settaggi dell’autofocus erano si importanti ma abbastanza basilari, settare l’autofocus su Fuji in modo corretto per ogni situazione non è così immediato.
Se le impostazioni autofocus non sono corrette per la tipologia di scatto che andiamo ad effettuare, il rischio è di portare a casa più foto sfocate che corrette ed imputare il problema ad un difetto della fotocamera. Più la tecnologia a bordo delle nostre fotocamere si fa sofisticata più noi dobbiamo conoscerla, comprenderla e soprattutto padroneggiarla.
E’ un po’ come mettersi al volante di una macchina da formula 1 dopo anni di guida di una utilitaria, uscire di strada alla prima curva e dare la colpa alla vettura invece che alla nostra inesperienza.
Sistemi di autofocus Fuji
Tutte le fotocamere Fujifilm hanno tre modalità di messa a fuoco: Autofocus singolo (AF-S), Autofocus continuo (AF-C) e Messa a fuoco manuale (AF-M). Normalmente c’è una levetta nella parte frontale del corpo macchina con la quale selezionare l’impostazione desiderata.
In modo semplicistico possiamo dire che l’autofocus singolo lo si usa per scene e soggetti statici, quello continuo per scene e soggetti dinamici. La messa a fuoco manuale viene usata principalmente quando nessuno dei due sistemi precedenti ci sembra preciso ed affidabile in una particolare situazione, ad esempio nella macrofotografia.
Personalmente ho trovato la messa a fuoco singola con punto di messa a fuoco singolo il settaggio AF Fuji più veloce ed accurato, specialmente in condizioni di scarsa luminosità e con obiettivi non troppo veloci.
Punti di messa a fuoco Fuji
Oltre a scegliere la modalità di messa a fuoco corretta, per ottenere il giusto settaggio autofocus su Fuji dobbiamo anche selezionare il numero e la tipologia di punti di messa a fuoco.
Numero di punti di messa a fuoco
Sulla mia XT3, dal menu principale, si possono scegliere 117 o 425 punti di messa a fuoco. All’inizio mi veniva spontaneo scegliere 425 punti per avere maggior accuratezza e maggior possibilità di scelta su dove far cadere la messa a fuoco. In realtà nella maggior parte delle situazioni uso 117 punti perché spostarmi con il joystick tra uno e l’altro è più veloce ed immediato, inoltre sono più che sufficienti per coprire l’intero fotogramma
Modalità AF Fuji
La mia Fuji XT3, come la maggior parte delle fotocamere Fujifilm, permette di scegliere 4 modalità di AF. Ricorda che conoscere anche queste modalità è fondamentale per sapere come settare l’autofocus Fuji.
Punto singolo
Lo dice il nome stesso, il punto di messa a fuoco è uno solo. La sua posizione la si può scegliere mediante il joystick, o i 4 tasti del joypad a seconda del modello della fotocamera, mentre la sua dimensione mediante la rotella posteriore. Con un doppio tap sul joystick, o se non c’è come nella XT20 basta un click sul tasto back, il punto AF torna automaticamente al centro.
Zona
L’area di messa a fuoco è composta da un quadrato di 9, 25 o 49 punti. Qui il processore deciderà quali attivare per mettere a fuoco il soggetto. La dimensione del quadrato la si seleziona ruotando la ghiera posteriore e la posizione sempre mediante joystick.
Grandangolare/tracciato
In modalità AF-S vengono tenuti attivi tutti i punti di messa a fuoco. La fotocamera sceglie il soggetto più vicino o con il contrasto maggiore. In modalità AF-C un quadrato di dimensioni medie aggancia il fuoco quando posizionato sul soggetto e lo tiene tracciato mentre si muove all’interno del fotogramma.
Tutto
Sono attive tutte e tre le modalità precedenti ma non contemporaneamente. In base alla dimensione del punto di messa a fuoco, scelta ruotando la ghiera posteriore, si passa da una modalità all’altra.
Normalmente tengo settata la modalità AF Fuji su “tutto” e passo da una funzione all’altra velocemente in base alla scena.
Riconoscimento viso/occhi
I nuovi modelli Fujifilm hanno un buon riconoscimento viso/occhi, io ho deciso di assegnare ad un tasto funzione l’attivazione/disattivazione di questa funzione. Normalmente la uso in messa a fuoco continua quando il soggetto da ritrarre è consapevole della foto e ha una dimensione grande all’interno del fotogramma.
Per farla breve, se scatto un ritratto come un primo piano o un mezzo busto, o quando il soggetto a figura intera riempie buona parte della fotografia lo lascio attivo, in tutti glia altri casi preferisco scegliere io il punto o la zona di messa a fuoco per essere più preciso.
Quando questo settaggio è attiva scelgo riconoscimento viso con occhio automatico, in questo modo la priorità va al viso e se viene riconosciuto anche solo uno dei due occhi allora questo viene agganciato.
Impostazioni personalizzate AF-C
Selezionare la corretta impostazione personalizzata per la messa a fuoco continua è fondamentale per ottenere il maggior numero di scatti a fuoco. Vediamo insieme tutte le modalità per capire, situazione per situazione, come impostare l’autofocus su Fujifilm per le scene dinamiche.
Impostazione 1, multifunzione
Questa impostazione è la principale e funziona bene per la maggior parte dei soggetti in movimento.
Impostazione 2, ignora ostacoli e continua a tracciare
Con questa impostazione, il sistema autofocus della nostra Fuji ignorerà gli ostacoli che si interpongono tra noi ed il soggetto, continuando a tracciarlo.
Questo è il settaggio autofocus Fuji che tengo normalmente attivo per quando fotografo scene dinamiche dove il soggetto principale è una persona che si muove all’interno della scena. In questo modo continuo a tracciarlo ed il fuoco viene mantenuto anche se il soggetto esce per poco tempo dall’inquadratura o ad esempio un automobile passa in mezzo tra me e lui.
Impostazione 3, per soggetti che accelerano e decelerano
Con l’impostazione personalizzata AF-C numero tre il sistema autofocus concentra tutte le energie per mantenere tracciato un soggetto che continua ad accelerare e decelerare. Perfetto se si fotografano sport motoristici o animali selvatici in rapido movimento.
Impostazione 4, per soggetti che appaiono improvvisamente
L’impostazione 4 è quella che io uso meno di tutte. In pratica è stata studiata per mettere a fuoco immediatamente un soggetto che appare all’improvviso all’interno dell’inquadratura e tenerlo tracciato.
Anche in questo caso parliamo di situazioni molto dinamiche dove il fotografo però non vede il soggetto fino all’ultimo istante, mi immagino una corsa di rally dove si è appostati appena dopo un tornante o un dosso ad esempio.
Impostazione 5, per soggetti che vagano e accelerano o decelerano
Se devi fotografare una scena estremamente dinamica dove il soggetto è molto rapido ed ha movimenti altamente imprevedibili allora l’impostazione 5 è quella che probabilmente ti salverà la situazione. Le poche volte che mi è capitato di usare questa impostazione autofocus sulla mia Fuji è stato quando ho fotografato dei cuccioli di cane che giocavano tra loro in un prato o soggetti in rapido movimento in low light.
Impostazione 6, personalizzata
Nel caso in cui nessuna delle precedenti impostazioni ci soddisfi, come di consueto Fuji ci da la possibilità di creare la nostra combinazione ad hoc.
Dopo vari tentativi ho trovato la mia giusta configurazione settando i parametri così:
- Sensibilità tracciatura, ovvero quanto la fotocamera deve attendere prima ri-focheggiare, valore 3
- Sensibilità velocità tracciatura, ovvero la velocità nel tracciare il movimento del soggetto, valore 1
- Commutazione, la zona alla quale il sistema di autofocus da la priorità, impostata come area centrale.
Altre impostazioni autofocus Fuji
La Fujifilm, all’interno del menu, offre molte personalizzazioni e tantissime impostazioni differenti per affinare le prestazioni dell’autofocus, vediamole insieme.
Memorizzazione modalità AF per orientamento
Questa funzione la lascio sempre su off ma conosco molti utilizzatori di Fujifilm che hanno questo setting attivo, In pratica serve per memorizzare la dimensione e/o la posizione del punto di messa a fuoco quando scattiamo in verticale e in orizzontale.
Ad esempio se in verticale mettiamo il punto AF nell’ angolo in alto a sinistra, passiamo in orizzontale e mettiamo il punto di messa a fuoco al centro, quando torneremo ad inquadrare in verticale il punto AF tornerà automaticamente in alto a sinistra.
Visualizzazione punto AF
E’ banalmente la possibilità di far illuminare di verde il punto di messa a fuoco una volta agganciato il soggetto. E’ un modo visuale per essere certi che la messa a fuoco sia avvenuta correttamente.
Pre-AF
Questa impostazione autofocus Fuji è molto tanto quanto assetata di batteria. In pratica la fotocamera continua ininterrottamente a mettere a fuoco, anche se non viene schiacciato a metà corsa il pulsante di scatto.
Questo sforzo è vero che facilita e velocizza la messa a fuoco su un soggetto in movimento ma consuma tantissima batteria. Da usare solo se strettamente necessario.
Luce assistente AF
Se volete passare inosservati e scattare di nascosto in condizioni di scarsa luminosità questa funzione, assieme a tutti gli avvisi sonori, va assolutamente disattivata. Si tratta della piccola lucina bianca che si accende quando il sistema di autofocus è in difficoltà a causa della poca luce. In generale non è molto efficiente quindi io la lascio disattiva.
AF+MS
Grazie a questo settaggio autofocus Fuji abbiamo la possibilità di mettere a fuoco manualmente anche se la messa a fuoco automatica è attiva. Ottimo per fare regolazioni fini AF o se vogliamo passare velocemente da un soggetto ad un altro bypassando il sistema AF.
Assistente MF
Insieme al precedente punto, questa impostazione AF consente di utilizzare un sistema digitale visivo per capire se stiamo mettendo a fuoco manualmente il soggetto corretto. Io di default tengo impostato Peak evidenziato rosso alto. In pratica la zona a fuoco, in modalità di messa a fuoco manuale, risulterà con i bordi rossi.
Per gli amanti del sistema analogico ci sono anche le modalità pentaprisma e immagine spezzata che simulano i vetrini ottici presenti nei mirini delle vecchie macchine fotografiche a pellicola.
Interlock spot AE & Fuoco
Questo settaggio permette di scegliere se accumunare la misurazione esposimetrica spot al punto di messa a fuoco o meno. Io la lascio attiva.
Priorità scatto/fuoco
Con questo ultimo settaggio si può scegliere, sia per la modalità AF-S che per AF-C, se dare la priorità di scatto alla messa a fuoco o allo scatto. Significa in parole povere che autorizzate la fotocamera a scattare solo se la messa a fuoco è agganciata oppure anche se il fuoco non è precisissimo.
Questo dipende da quanto è importante lo scatto, io preferisco uno scatto leggermente fuori fuoco ma che posso scegliere se tenere o scartare a casa davanti al pc, invece che perdere una foto perché la fotocamera non riteneva perfetto il fuoco.
I migliori settaggi AF in low light
Ora vediamo insieme quali sono i settaggi autofocus Fuji migliori nelle situazioni più critiche, quelle in condizioni di scarsa luce.
Ritratti in scarsa luce
Quando scatto ritratti in condizioni di poca luce la prima cosa che faccio è impostare il diaframma alla massima apertura che la lente montata mi permette. Di solito in queste situazioni uso il 35 f2 o il 16-80 f4.
Visto che nei ritratti il soggetto non fa movimenti rapidi seleziono la messa a fuoco AF-S con singolo punto AF il più piccolo possibile. Grazie al joystick posiziono il punto di messa a fuoco su un occhio in modo che lo sguardo risulti il più nitido possibile. Nel caso di grandi aperture come f1.2 o f1.4 sconsiglio di mettere a fuoco e ricomporre la scena, se il soggetto è molto vicino il rischio che la profondità di campo non sia sufficientemente ampia da compensare lo spostamento è molto alto.
Il punto singolo in accoppiata con l’impostazione autofocus Fuji AF-S è il più accurato in condizioni di scarsa luce. Per avere maggiori possibilità di azzeccare il fuoco, prima di scattare faccio una messa a fuoco preventiva, soprattutto se passo tra due soggetti distanti tra loro. Quindi premo a metà corsa il pulsante di scatto, rilascio, ripremo a metà corsa e scatto.
Soggetti in movimento lento in scarsa luce
Fotografare soggetti in movimento in condizioni di scarsa luminosità è una bella sfida. Dobbiamo usare un diaframma molto ampio, un tempo di scatto sufficientemente breve per congelare il momento e gli ISO abbastanza alti da ottenere una foto ben esposta ma non troppo per evitare il rumore.
In queste condizioni setto la messa a fuoco continua AF-C con punto singolo. Il sistema di tracciamento delle Fujifilm più recenti è molto valido ma con poca luce non è infallibile e personalmente ottengo più scatti a fuoco con un singolo punto AF. E’ questione di pratica, un punto AF più grande posizionato sul viso può essere più facile da utilizzare rispetto ad uno più piccolo da far cadere sull’occhio.
Come altro settaggio di messa a fuoco imposto la personalizzazione 2 che mantiene il fuoco sul soggetto agganciato, ignorando gli ostacoli che si interpongono.
Ritratti a soggetti in movimento rapido con scarsa luce
In questa occasione, dove la luce è scarsa e i soggetti sono in rapido movimento, l’impostazione di autofocus per me migliore è AF-C con tracking e zona AF 3×3. Ora non serve altro che posizionare la zona di messa a fuoco sul soggetto principale e seguirne i movimenti con la fotocamera durante gli scatti.
Il tempo di scatto per congelare il movimento dovrà essere necessariamente almeno di 1/250s, in questi casi un flash, anche a slitta, può salvare la situazione per ottenere immagini più nitide e pulite.
L’impostazione personalizzata per AF-C in queste occasioni la imposto sulla numero 5, la migliore per soggetti che si muovono rapidamente all’interno del frame. Per essere più sicuro che il soggetto sia a fuoco chiudo il diaframma a f2.8 o f4, di conseguenza gli ISO saliranno, per me il massimo usabile è 12’800 ma difficilmente supero i 6400.
Conclusioni finali
Per concludere questo lungo post dedicato alle impostazioni autofocus Fuji vorrei ricordarti che molto spesso, se il soggetto non è a fuoco o l’immagine risulta mossa o sfocata, difficilmente la colpa è da imputare alla fotocamera. Molto probabilmente non hai scelto la giusta impostazione dell’autofocus, o il tempo di scatto non era quello corretto, o il diaframma impostato non era quello adatto, o lo stabilizzatore non era impostato correttamente.
Basta solo uno di questi fattori, che di solito però sono più di uno contemporaneamente, per ottenere uno scatto da cestinare. L’unica soluzione è avere padronanza del mezzo e, quando si sbaglia, capire l’errore e provare finché gli scatti buoni non superano di gran lunga quelli da scartare.
Cioa ho da poco una Fuji s10 e tra un paio di mesi volo in Olanda e le foto saranno quai totalmente panoramiche. Che impostazioni mi consigli come Af?
Ciao Andrea! In generale per foto di paesaggio si usa la messa a fuoco singola AFS com punto di messa a fuoco singolo e diaframma chiuso tra f9 e f11. Poi dipende dalla situazione, obiettivo, scatto che vuoi ottenere… non esiste una regola unica ecco.
Domanda stupida, se sono in automatico il fuoco è anch’esso in automatico?
Ciao Andrea! cosa intendi per “se sono in automatico”? La X-T20 di mia moglie ha una levetta che se messa su AUTO mette la fotocamera completamente in automatico ma la modalità Af (manuale, singola, continua) rimane comunque a discrezione del fotografo. La mia XT3 invece quella levetta non ce l’ha proprio.
Ciao Mattia, se devo riprendere un soggetto che cammina all’interno di una stanza, in piano americano che importazione consigli? poi a certo punto dovrebbe anche avvicinarsi vicinissimo alla lente.
Grazie
Ciao Marco! Io userei AF-C in modalità tracciato a 9 punti. Occhio che ci sia abbastanza luce e che il soggetto non si muova troppo velocemente. Se il viso è ben definito puoi attivare anche il riconoscimento volto/occhi per aumentare la precisione di tracciamento.
Ottimi suggerimenti. Grazie. Sono alla ricerca per capire se una parte delle foto che scatto non sono a fuoco. Esempio una foto di gruppo statica con 5/6/7 persone pur posizionando il quadratino sul viso di uno dei soggetti con afs, mi mette a fuoco il fondo. Ho la h1 con 18-55. Preciso che non è un problema di micromosso perché il fondo è perfettamente a fuoco. Da ora in poi proverò a utilizzare l’ingrandimento per il controllo! Purtroppo quasi mai hai il tempo di controllare! Da ex possessore di Nikon d7000 e 7100 non ho mai avuto questo problema, anche se so che le mirrorless sono costruite in modo diverso. Spero di trovare la soluzione al problema e non avere più l’ansia di scattare foto sfocate.
Ciao Giovanni! Personalmente in situazioni statiche come quella da te descritta non ho mai notato errori o incertezze nella messa a fuoco. Userei una dimensione maggiore per il quadrato di messa a fuoco e proverei a focheggiare sul petto del soggetto anziché sul viso. Di solito le foto di gruppo a figura intera si scattano ad una distanza di qualche metro con una focale grandangolare quindi la profondità di campo è abbastanza ampia e non c’è differenza tra mettere a fuoco il viso o il petto. Altro consiglio: prova a sfruttare la zona centrale di messa a fuoco, di solito è la più precisa.