Illuminatori per fotografia

Illuminatori per fotografia

In fotografia non si parla mai abbastanza degli illuminatori. Troppo spesso si crede che un flash o una fonte luminosa artificiale servano solo in caso di scarsa luce ed altrettanto sovente si sottovaluta l’importanza della luce riflessa.

In questo post parlerò di tutti gli illuminatori per fotografia che ho illustrandone pregi e difetti e soprattutto in quali situazioni li trovo necessari.

Flash cobra

Il flash cobra è il classico illuminatore fotografico che si monta sopra la fotocamera tramite la slitta a caldo. Ne esistono di diversi tipi, dimensioni e potenza. Io ho acquistato un Godox TT685F, funziona con pile stilo, ha la parabola orientabile con anche lo zoom motorizzato ed integra un ricetrasmettitore wifi per comandare ed essere comandato da remoto.

Negli ultimi anni questi flash sono diventati molto economici, grazie all’ingresso nel mercato di produttori terzi, pur mantenendo alti standard qualitativi. La Godox offre varie soluzioni di flash cobra, anche piccoli da viaggio. Alcuni modelli sono alimentati con comodissime batterie agli Ioni di Litio capienti e ricaricabili, hanno testa classica o tonda. Altri di nuovissima presentazione sono vintage e si sposano perfettamente con le mirrorless Fujifilm.

I flash moderni si possono usare sia in modo completamente manuale che in modo semiautomatico sfruttando la funzione TTL (through the lens). Questa modalità emette dei pre-lampi velocissimi e praticamente impercettibili ad occhio nudo ma la fotocamera li usa per capire qual è la potenza corretta da utilizzare in quella specifica scena.

I flash cobra possono essere corredati di vari accessori come il kit magnetico ak-r1 oppure diffusori quello ideato da Gary Fong.

Di base non sono potentissimi ma si possono usare con molta soddisfazione per illuminare un soggetto in controluce, per ammorbidire le ombre in caso di forte contrasto (fill-in) e per illuminare un ritratto in assenza completa o quasi di luce. 

Ovviamente come per tutti gli illuminatori fotografici è possibile l’impiego per ottenere effetti particolari ad esempio utilizzando la funzione strobo o anche solo sfruttando la sincronizzazione con la seconda tendina anziché con la prima.

Tenere montato un flash cobra sulla slitta a caldo è spesso limitante, proprio per questo la maggior parte di quelli moderni è comandabile senza fili tramite un commander, io uso il XPRO.

Flash esterno

Se un Flash cobra inizia a starci stretto come potenza i casi sono due, o se ne compra un altro e li si accoppiano oppure si volge lo sguardo, ed il portafogli, verso i flash esterni da studio.

Questi illuminatori per fotografia in base alla loro potenza possono essere anche molto ingombranti, energivori a tal punto da dover essere collegati ad una fonte elettrica, e necessitano di stativi sui quali collocarli. La Godox ha creato alcuni modelli più portabili. Ci sono gli AD200pro che hanno addirittura le teste e bulbi intercambiabili, e gli AD100pro grossi quanto una lattina.

Proprio a quest’ultimo modello ho dedicato un articolo perché lo trovo un ottimo compromesso per chi come me è sempre in viaggio.

I flash esterni da studio, grazie alla loro potenza maggiore, possono essere impiegati come unica fonte luminosa per creare effetti di luce controllata. Esistono una quantità enorme di schemi luce ad uno, due o più flash esterni, l’unico limite è la fantasia del fotografo.

Come ogni altro strumento fotografico ha i suoi accessori. La maggior parte sono dotati di un attacco frontale a baionetta standard chiamato Bowens. Qui si possono attaccare diffusori, modellatori, gelatine colorate e addirittura strumenti in grado di convogliare la luce fino ad ottenere forme luminose perfette.

Molti di questi illuminatori per fotografia incorporano una luce pilota dimmerabile, molto utile per avere un’anteprima costante dell’effetto che avrà il lampo. Ovviamente devono essere comandati da remoto, di solito wireless con dei trigger. 

Una delle caratteristiche migliori dei flash esterni è che non sono vincolati al marchio della fotocamera quindi se si cambia corredo fotografico o se si usano più brand diversi di fotocamere basta comprare il trigger dedicato et voilà.

LED

Da quando la tecnologia led è diventata alla portata di tutti anche fotografi e videomaker ne hanno giovato molto. Tanti credono che i pannelli led possono sostituire completamente i flash ma per ora non è così. La loro luce continua, a parità di dimensioni, è di gran lunga meno potente di un singolo lampo flash.

Restano comunque ottimi illuminatori per fotografia e videomaking, si possono usare come riempimento e, in versione RGB, per dare un tocco di colore alle nostre immagini.

Personalmente ne uso uno portatile della Moman, lo uso nelle foto di still life ed in quelle condizioni nelle quali usare il flash è troppo impegnativo. Nella maggior parte delle recenti copertine de “L’angolo del Fotografo” sono state scattate con il pannello led sfruttando la sua funzionalità RGB.

In commercio ne esistono ormai di tutte le forme e dimensioni, alimentate a corrente o a batteria. Ultimamente vanno molto di moda i tubi led, molto simpatici da usare anche per il light painting. Essendo degli illuminatori ibridi, grazie alla loro luce continua e non flash, vengono usati moltissimo anche nel campo video.

Pannello riflettente

Ultimo e considerato mai abbastanza troviamo il più economico degli illuminatori per fotografia: il pannello riflettente. Si non è un vero e proprio illuminatore perché non emette luce però se usato bene è in grado di rifletterla anche in modo sostanzioso.

Per pannello riflettente possiamo in realtà intendere anche una parete bianca o un semplice pezzo di polistirolo. Io ne ho acquistato uno della Neewer che, grazie alla sua cover, contiene 5 funzioni in 1. Senza copertura lo posso usare come “filtro”, con la copertura dal lato nero lo uso per “fermare” eventuali riflessi. Se usato con la copertura dorata si ottengono riflessi di luce calda, al contrario usando la copertura argento si ottengono riflessi di luce fredda. Infine usando la copertura da lato bianco possiamo gestire in modo molto naturale la luce di rimbalzo.

Io lo uso molto spesso al chiuso quando faccio ritratti con luce controllata per ottenere uno sfondo nero o bianco, oppure per schiarire le ombre sul volto del soggetto. In condizioni di sole molto forte mi è capitato di usarlo come diffusore anteponendolo tra il sole ed il soggetto e devo ammettere che la luce era molto più diffusa e naturale.

Ora che conosci i principali illuminatori per fotografia non hai più scuse, puoi fotografare in qualunque condizione di luce 😉

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