IEO: amore odio per il posto che mi ha salvata

IEO odio amore

A volte, anche se un posto ti ha salvato la vita, non puoi fare a meno di odiarlo, questo capita a me con lo Ieo.

Consapevole che se sono qui dipende dall’equipe di medici e dall’ospedale all’avanguardia, ma è troppo pieno di brutti ricordi.

Una giornata allo Ieo

E’ un normale Martedì mattina, sveglia alle 5, tutto pronto per partire.

Prendiamo l’autostrada, la macchina ormai potrebbe andare da sola, abbiamo fatto questo tragitto ormai innumerevoli volte.

La destinazione non è un luogo di mare, una bella città, o un centro commerciale, ma lo IEO​,​ l’istituto europeo di oncologia.

La prima volta che entri allo IEO, non ti sembra neanche di essere in un ospedale, ma dalla quantità di persone e dalla tecnologia impiegata sembra di essere in un aeroporto.

E’ un luogo dove si fa tantissima ricerca e sono specializzati nel tumore al seno.

Quando mi sono ammalata, l’unica certezza che avevo era che volevo essere curata qui!

Oggi siamo qui per il follow-up, perché dopo​ interventi e terapie, non è finita, rimani legato a questa malattia per sempre!

I controlli

Anche se cerchi di riprenderti la tua vita, ogni sei mesi i controlli ti portano a fare i conti con la realtà.

I controlli per accertarsi che il bastardo non sia tornato a trovarti.

I giorni che precedono i controlli sono terribili. Tutte le paure e i timori che hai ​confinato in un angolo della tua mente per mesi, tornano prepotentemente a galla. Tutto il lavoro fatto su te stessa, viene vanificato in un secondo.

Ogni volta che varco la soglia di questo istituto i sentimenti che provo sono contrastanti.
Da una parte la repulsione, il ricordo della malattia e della sofferenza.
Dall’altra la consapevolezza che qui sono stata salvata, che ci sono dei medici qui che mi hanno accompagnato per mano durante il percorso, che non mi hanno mai fatto sentire sola. Prima tra tutti la mia chirurga senologa che è il mio faro nella notte, riesce sempre a trovare le parole giuste per sedare le mie crisi.

Il consiglio che vi posso dare, se vi trovate nella mia situazione o anche solo se avete dei sospetti, è quello di affidarvi a strutture come questa, dove verrete seguiti in tutte le problematiche e le sfaccettature della malattia.

E’ una struttura dove troverete personale preparato, competente e soprattutto umano, con sempre una parola di conforto e pronti a consigliarti sulla procedura più adatta al vostro caso specifico.​

La giornata di controllo ha sempre un ritmo frenetico, tra esami del sangue, ecografie e incontri con i medici.

Tutti svolti con occhi puntati al cielo e pugni chiusi.

​Per fortuna, sembra tutto a posto​! Quindi caro IEO ci rivediamo tra 6 mesi, e incrociamo le dita sperando che vada sempre tutto bene e che ci rivedremo solo per salutarci ogni tanto.

Grazie a luoghi come questo oggi abbiamo la​ possibilità di avere terapie più mirate, interventi meno demolitivi, ricerche approfondite sui geni che ci aiutano a prevenire queste malattie. Il gene causa del mio tumore si chiama BRCA1

Aumenta tantissimo le possibilità di avere un tumore al seno e all’ovaio. Sapendo questa cosa ho avuto modo di fare una mastectomia preventiva ​e ​successivamente farò un intervento a​ ovaio e tube per abbassare i rischi.

Quindi due cose vorrei dirvi…

La prima che se avete un’alta famigliarità fate il test, il sapere e la prevenzione sono armi importantissime.

La seconda se avete la possibilità economica fate donazioni agli ospedali che fanno ricerca, oppure donate il vostro 5 x 1000.

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3 pensieri su “IEO: amore odio per il posto che mi ha salvata

  1. sandra dice:

    E’ bello sapere di non essere la sola ad essere sopravvissuta al cancro, il mio non era al seno, ma ero molto giovane e lui molto aggressivo. Come te anch’io ogni anno vado in “pellegrinaggio” per i controlli e passo i giorni precedenti con l’ansia, ma poi passa tutto, preparo lo zaino e riparto!
    In bocca al lupo!

    • Claudia & Mattia dice:

      Il confronto ci fa sentire meno sole!I nostri “pellegrinaggi” non sono mai divertenti, ma fondamentale è il risultato!
      Crepi/Viva il lupo!
      E in bocca al lupo anche a te Sandra.

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