Le ghiere Fujifilm sono meglio della PSAM

Ghiere Fujifilm

Personalmente adoro le ghiere Fujifilm e le ritengo di gran lunga più comode ed immediate della classica ghiera PSAM. La loro presenza rende le fotocamere Fuji molto belle esteticamente donandogli un gusto retrò. Si sa che usare oggetti esteticamente appaganti ci mette più a nostro agio, un po’ come quando si indossa l’outfit preferito.

Ovviamente il discorso non è legato esclusivamente all’estetica, sarebbe riduttivo, analizziamo allora insieme perché le ghiere Fujifilm sono meglio della PSAM.

Premessa sulle ghiere Fujifilm

Non tutte le fotocamere Fujifilm hanno le ghiere analogiche, la X-S10 e la serie X-Hx strizzano l’occhio ai videomaker e per farli sentire più “a casa”, nel caso in cui arrivassero da altri brand, hanno mantenuto la classica ghiera PSAM. In pratica la ghiera dei programmi utilizzata dalla maggior parte dei brand. Essa include le funzioni: P program, S priorità tempi, A priorità diaframma, M manuale.

Le serie Fujifilm X-pro ed X-100 invece incorporano la ghiera degli iso in quella dei tempi e la si può selezionare alzando la torretta. Per quanto riguarda le serie X-Txx, come la X-T20 di mia moglie, e la serie X-Ex come la nuova X-E4, non hanno la ghiera dedicata agli ISO.

In questo post mi riferirò quindi alla serie X-Tx, come la mia X-T3, che sulla parte superiore ha la ghiera degli ISO a sinistra e quelle dei tempi a destra, entrambe con un pulsante di blocco centrale. 

Ghiera dei diaframmi Fujifilm

Partiamo dalla ghiera dei diaframmi, quella con più variabili, infatti esistono diverse tipologie e addirittura su alcuni obietti non c’è proprio.

Le lenti fisse, come il mio 35 f2, e quelle con apertura costante, vedi il 16-80 f4, hanno sul barilotto una ghiera dei diaframmi serigrafata con tutti i valori selezionabili. Per demandare la scelta del diaframma agli automatismi della macchina occorre ruotare la ghiera a fine corsa, oltre il valore minimo, in corrispondenza della lettera A.

Per quanto riguarda gli obiettivi con diaframma minimo variabile, come ad esempio il mio 55-200 f3.5-f4.8 la ghiera di selezione dei diaframmi non è serigrafata e ruota all’infinito. L’apertura di diaframma selezionata è visibile quindi sul display e nel mirino ma non direttamente sull’obiettivo. Per passare a diaframma automatico bisogna spostare la levetta, presente sul barilotto, dal simbolo del diaframma alla lettera A.

Le lenti Fuji della serie economica XC e quelle di alcuni brand, come il mio Sigma 56 f1.4, non hanno la ghiera dei diaframmi sul barilotto ne altri tasti. Come fare in questo caso? Prima di tutto premiamo e teniamo premuta la rotella anteriore della fotocamera e le assegniamo la funzione F. D’ora in poi, quando innesteremo un obiettivo privo di ghiera dei diaframmi, potremo sceglierli ruotando la rotella anteriore.

Di base sarà attiva la scelta automatica dei diaframmi e ruotando la rotella si passerà al valore minimo di diaframma, ad esempio f11, per poi man mano andare verso al valore massimo.

Ghiera dei tempi Fuji

Questa è la mia ghiera Fujifilm preferita perché ha molte funzioni, alcune delle quali nascoste. Partiamo dalla più semplice: impostando un valore di tempo, ad esempio 60, avremo un tempo di scatto di 1/60. Ruotando a questo punto la rotellina posteriore potremo scendere e salire di 2 scatti da 1/3 di stop.

Se selezioniamo la lettera E invece andremo a demandare il controllo dei tempi esclusivamente alla rotellina posteriore, con la quale potremo arrivare a selezionare fino a 15 minuti di posa!

Con la lettera B selezionata entreremo invece nella modalità BULB. L’esposizione inizierà appena premeremo il tasto di scatto e durerà finché lo terremo premuto. Perfetto per avere il massimo controllo delle lunghe esposizioni, magari utilizzando un pulsante di scatto remoto.

Infine impostando la ghiera Fujifilm dei tempi sulla lettera A lasceremo che sia la macchina a decidere il tempo migliore per la scena, in base al suo algoritmo.

Ghiera degli ISO

Fujifilm con la sua ghiera per scegliere i valori ISO ha aggiunto anche due “bonus”. Se selezioniamo le lettere H o L, andremo ad impostare rispettivamente il valore massimo ed il valore minimo ai quali il sensore riesce ad arrivare. Attenzione però perché questi valori sono raggiunti via software e le performance non sono proprio il top. Io non li uso mai. 

Ovviamente selezionando un valore numerico imposteremo quella sensibilità ISO, mentre con la lettera A passeremo agli ISO automatici. Ricordatevi che, passando dal menù della fotocamera, è possibile settare ben 3 impostazioni per gli ISO automatici con i rispettivi valori minimo e massimo e tempi di scatto minimi.

Ghiera della compensazione

Alla ghiera Fujifilm per la compensazione dell’esposizione ho dedicato un articolo di approfondimento

In breve serve a starare l’esposizione calcolata dalla fotocamera quando almeno uno dei tre parametri ISO, Tempi, Diaframma è impostato su automatico. I valori numerici vanno d -3 a + 3 stop con scaddi di 1/3. Se invece selezioniamo la lettera C andremo ad impostare la compensazione con la rotella anteriore ed avremo a disposizione ben 5 stop sia in positivo che in negativo.

Perché le ghiere Fujifilm sono le migliori?

Ribadendo il fatto che questa è una valutazione puramente personale, avendo provato per anni il sistema Nikon con ghiera PSAM, trovo che le ghiere Fujifilm siano molto più funzionali per svariati motivi.

Il primo è che anche da fotocamera spenta posso vedere quali sono i valori impostati e addirittura modificarli in modo da essere subito pronto a scattare una volta accesa la fotocamera.

In secondo luogo li trovo più rapidi, per passare da tempi, ISO e diaframmi tutti in automatico, a priorità di tempi mi basterà ruotare la colonna dei tempi e selezionare quello desiderato. Con altri brand avrei dovuto ruotare la ghiera PSAM da P ad S e ruotato la rotellina dedicata fino ad arrivare al tempo di scatto desiderato. Spesso associate alla ghiera PSAM ci sono le personalizzazioni utente, banchi nei quali si possono salvare preferenze in base a vari scenari di scatto. Molto utili per chi li usa spesso e si ricorda esattamente quali impostazioni ha settato per ognuna.

Come terza motivazione c’è il fatto che Fujifilm da la possibilità di non utilizzare le ghiere ma le rotelline. Basta passare dal menù della fotocamera ed impostare che quando il valore selezionato è A non si attiva la modalità automatica ma la selezione del valore viene demandata alla rotella dedicata.

Andate nel menù, chiave inglese, impostazioni pulsanti/ghiere, impost. ghiera ISO (A) e selezionate “comando” al posto di “auto”. Stessa cosa vale per imp. ghiera apertura (A) che si trova poche voci sotto. Avere la possibilità di scegliere una personalizzazione è sempre un pro.

Ecco, queste sono le motivazioni che mi hanno portato a pensare che le ghiere Fujifilm, con il loro gusto retrò dato dalle colonnine analogiche, siano migliori rispetto alla classica ghiera dei programmi PSAM, tu cosa ne pensi?

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