Confronto tra gli obiettivi Fujifilm 18-55 vs 16-80. Se stai per comprare il tuo primo kit Fuji e sei indeciso su quale zoom scegliere, questo post ti chiarirà le idee!
Uno dei punti forti del marchio Fujifilm è sicuramente il suo parco ottiche, tutte create appositamente per i suoi sensori APSC. Ci sono inoltre 2 linee di obiettivi: la serie XC è quella più economica caratterizzata da corpi in materiale composito. La serie XF è quella standard e per la costruzione vede impiegato il metallo, inoltre su alcune lenti della serie XF possiamo trovare l’o-ring sull’attacco a baionetta e la tropicalizzazione.
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Obiettivi zoom tuttofare Fujifilm
La Fujifilm ha a catalogo ben 6 obiettivi tuttofare. Negli ultimi anni anche brand di terze parti, come Sigma e Tamron, hanno iniziato a produrne di compatibili. Vediamo insieme da quali obiettivi è composta questa vasta scelta:
- Fujinon XC 15-45mm f3.5-5.6 OIS PZ
- Fujinon XF 18-55mm f2.8-4 R LM OIS
- Fujinon XF 16-55mm f2.8 R LM WR
- Fujinon XF 16-80mm f4R OIS WR
- Fujinon XF 18-120mm f4 LM PZ WR
- Fujinon 18-135mm f3.5-5.6 R LM OIS WR
- Sigma 18-50mm f2.8 DC DN Contemporary X-Mount
- Tamron 17-70mm f2.8 Di III-A VC RXD X-Mount
Come puoi vedere la scelta è veramente ampia ed è facile sentirsi spaesati nel momento dell’acquisto. Io ho scartato gli obiettivi di terze parti perché non hanno la ghiera dei diaframmi. La serie XC non la prendo in considerazione perché troppo “cheap”, il 16-55 f2.8 è fantastico ma troppo pesante. Il nuovo 18-120 ed il vecchio 18-135 per me coprono troppe focali quindi il cerchio si restringe a soli due obiettivi: 18-55 e 16-80. Il 18-55 l’ho acquistato in kit con la X-T20 di Claudia mentre il 16-80 in kit prima con la mia X-T3 e poi con la X-T5.
Fujifilm 18-55 vs 16-80, caratteristiche
Iniziamo questo confronto tra il 18-55 vs 16-80 partendo dalle caratteristiche che li contraddistinguono. Già a colpo d’occhio si notano le dimensioni nettamente differenti e le lenti frontali di diametro diverso.
Il 18-55 ha diaframma massimo variabile da f2.8 a f4 mentre il 16-80 è un f4 fisso. Sempre il 16-80 poi è tropicalizzato ed ha i diaframmi serigrafati sul corpo dell’ottica ma non presenta alcun pulsante. Entrambi gli obiettivi sono stabilizzati ed appartengono alla serie XF quindi fanno parte della linea di punta di casa Fujifilm.
Come detto in precedenza entrambe le ottiche possono essere acquistate in kit, con un buon risparmio sul prezzo, che singolarmente.
Corpo obiettivi
Veniamo ora ad un confronto dettagliato sui corpi di questi due obiettivi ed entriamo nel vivo della sfida Fujifilm 18-55 vs 16-80.Partiamo dal più piccolino, il 18-55 pesa solo 310 grammi, ha come dimensioni 65 x 70 mm e diametro lente frontale 58 mm. Il corpo è solido e ben costruito. Lo zoom quando esteso non presenta giochi evidenti, il paraluce è di tipo classico e fatto di polimero di buona fattura.
Sul barilotto sono presenti il tasto per passare da priorità diaframmi a diaframmi automatici e quello per attivare o disattivare lo stabilizzatore. Purtroppo la ghiera dei diaframmi è endless quindi girà all’infinito. Siamo costretti a controllare il diaframma selezionato dal display della fotocamera, ciò è dovuto al diaframma massimo variabile. Altra pecca è l’assenza della guarnizione sull’attacco a baionetta e quindi della tropicalizzazione.
Parlando del 16-80 troviamo invece i diaframmi serigrafati. La rotazione della loro ghiera inizia in corrispondenza del f4 per finire sul simbolo rosso del diaframma, il quale indica la selezione della modalità diaframmi automatici. Le dimensioni sono 78 x 89 mm, il peso è pari a 440 grammi e il portafiltro frontale è di 72 mm.
Grande assente lo switch on-off dello stabilizzatore, in questo caso bisogna passare obbligatoriamente dal menù della fotocamera. Fujifilm giustifica questa scelta spiegando che il 16-80 è dotato di uno stabilizzatore intelligente che è in grado di capire quando la fotocamera si trova su un appoggio stabile, come su un treppiede, e di disattivarsi autonomamente. Io preferisco il classico pulsante manuale!
È presente invece l’o-ring sull’attacco quindi l’ottica è tropicalizzata, il paraluce purtroppo non è dei migliori e dopo un lungo periodo di utilizzo intenso tende a non rimanere agganciato in modo saldo. Ultima piccola nota, quando tutto esteso, la parte interna presenta un leggero gioco che non ne pregiudica il funzionamento.
Prestazioni ottiche
Veniamo ora ad un punto cruciale di questa sfida Fujifilm 18-55 vs 16-80: le prestazioni ottiche.
Senza scendere troppo in dettagli e tecnicismi, dopo alcune decine di migliaia di scatti fatti con entrambi gli obiettivi posso affermare che per me non hanno difetti degni di nota.
Nell’utilizzo di tutti i giorni le distorsioni e le aberrazioni non si notano affatto. Sono tenute perfettamente a bada dagli algoritmi presenti nei firmware di entrambe le ottiche. La nitidezza per tutti e due gli obiettivi è già molto buona a tutta apertura per diventare ottima chiudendo di uno stop il diaframma. Certo non sono rasoi taglienti come il 16-55 f2.8 ma anche costi, ingombri e schemi ottici sono molto differenti. Nonostante ciò mi ritengo assolutamente soddisfatto degli scatti ottenuti.
Un punto a favore del 18-55 è sicuramente l’apertura massima maggiore alla focale più grandangolare, avere la possibilità di scattare a f2.8 rispetto ad f4 a 18mm significa guadagnare uno stop sui tempi o sugli ISO. Assegno però subito un punto a favore anche al 16-80, anzi due, ed entrambi per i millimetri di focale.
Anche se sembrano pochi, 2mm lato grandangolo fanno sempre comodo, ma ciò che è più utile sono sicuramente i millimetri lato tele. Passare da 55 a 80mm fa davvero la differenza, non solo per avvicinarsi al soggetto ma anche per l’effetto dello schiacciamento dei piani e soprattutto per lo sfocato.
Personalmente ho scattato tantissimi ritratti con il 16-80 a 80mm con diaframma f4 e ne sono molto soddisfatto. Lo sfocato è piacevole e mai eccessivo, sufficiente per staccare il soggetto dallo sfondo ma lasciando comunque riconoscibile il contesto.
Messa a fuoco, Fujifilm 18-55 vs 16-80
Entrambi gli obiettivi hanno performance di tutto rispetto anche nel campo della messa a fuoco ma la sfida Fujifilm 18-55 vs 16-80 viene vinta da quest’ultimo.
Il 18-55 ha un motore autofocus lineare rapido ma di vecchia concezione. La distanza minima di messa a fuoco è pari a 30cm alla focale di 18mm e 40cm alla focale di 55mm.
L’obiettivo 16-80 è dotato di motore autofocus passo passo di nuova generazione, molto veloce, preciso e silenzioso. La distanza minima di messa a fuoco è costante ed è pari a 35cm.
Facendo alcune prove confronto direi che, se in modalità di messa a fuoco singola i risultati sono assolutamente equiparabili, i modalità AFC le differenze di prestazione sono tangibili. Niente di trascendentale o eccessivamente evidente, ma il 16-80 è più performante sia nella velocità di messa a fuoco che nel mantenere agganciato il soggetto.
Ovviamente le differenze le si possono notare con corpi macchina recenti come la mia X-T5 o le nuove X-H2 e X-H2s. Ad ogni modo consiglio vivamente di mantenere aggiornati i firmware delle ottiche. Grazie alla filosofia kaizen, Fujifilm rilascia spesso bug-fix e miglioramenti anche su prodotti immessi sul mercato da qualche anno.
Fujifilm 18-55 vs 16-80, quale scegliere
Ecco arrivati alle conclusioni di questo confronto Fujifilm 18-55 vs 16-80, chi è il vincitore?
Come avrai capito io li posseggo entrambi ma il mio preferito è il 16-80, non perché il 18-55 non funzioni bene o abbia prestazioni nettamente inferiori, ma per alcune sue caratteristiche che io reputo fondamentali.
Cerchi un obiettivo compatto, fatto di ottimi materiali, con prestazioni ottiche ed autofocus molto buone? Non ti interessa la tropicalizzazione e magari hai già o acquisterai in futuro un obiettivo tele? Allora non pensarci troppo, compra il 18-55 e ne sarai sicuramente entusiasta.
Se come me viaggi tanto anche in condizioni ambientali non perfette (pioggia, vento, sabbia, polvere, salsedine) e ti fa comodo avere alcuni millimetri in più lato teleobiettivo in modo da girare spesso con una lente sola, compra ad occhi chiusi un bel 16-80.
Nel caso in cui tu volessi invece la qualità assoluta di una lente davvero professionale, da usare su un corpo macchina con sensore stabilizzato, e non ti interessano pesi ed ingombri maggiori allora valuta il 16-55.
Per i videomaker invece la Fujifilm ha tirato fuori dal cilindro l’ottimo 18-120 con zoom comandato elettronicamente. Promette miracoli quindi se fai parte di questa categoria il mio consiglio è di provarlo prima di prendere una decisione.