Ayutthaya è l’antica capitale della Thailandia, oggi famosa per i suoi antichi templi.
Siamo rimasti a Bangkok solo tre giorni, le cose che volevamo vedere erano tante e non volevamo rischiare di perdere tempo, soprattutto con degli spostamenti fuori città per questo abbiamo preso un tour guidato.
La guida che ci ha accompagnato parlava Italiano, per questa escursione dove si parlava molto della storia di questo paese è stato davvero un valore aggiunto. Ayutthaya si trova a circa 80 km a nord di Bangkok, è una delle mete più visitate di tutta la Thailandia.
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Indice dell'Articolo
Parco storico di Ayutthaya
Tra le cose da vedere a Bangkok il Parco Storico di Ayutthaya è veramente imperdibile. E’ molto grande e per girarlo tutto sarebbe il caso di dedicargli quale giorno, ma in un giorno potete averne un assaggio, soprattutto con una guida che sa come muoversi.
Fu la capitale del Regno del Siam per più di 400 anni, fondata dal Re U-Thong, dopo 33 Re e numerose dinastie. La città fu saccheggiata e incendiata nel 1767 dc dai Birmani.
La vasta estensione dell’area archeologica vi darà un’idea di come mai Ayutthaya è considerata una delle città più imponenti del Sud-Est asiatico. La popolazione nel XVII sec. superava il milione di abitanti.
Questa città spesso è stata definita la Venezia d’Oriente, poiché è stata al centro di numerosi traffici dalla Cina, all’India, all’Europa. Nel nel 1991 il sito archeologico è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO .
Cosa vedere a Ayutthaya
L’escursione inizia al Wat Yai Chai Mongkon dove la guida ci ha spiegato cosa fanno i monaci e da quali parti è composto un tempio: pagoda, Buddha e campana a tamburo.
I Buddha hanno la fiamma in testa perché sono illuminati e possono avere le mani o in preghiera o in meditazione.
In questa parte del complesso archeologico ci sono diverse strutture. Da un tempio molto alto, sul quale siamo potuti salire grazie una ripida scalinata che conduce al Chedi, si gode di una splendida vista sui templi circostanti.
In questo complesso abbiamo anche visto un Buddha sdraiato di marmo bianco, coperto con un lenzuolo d’oro, lasciato come offerta da chi va a pregare.
La testa di Buddha nell’albero
Ci siamo poi spostati a Wat Mahathat, dove è possibile camminare tra le rovine dell’antico tempio e ammirare il volto di un Buddha incastonato tra le radici di un albero centenario.
La storia narra che un uccello ha fatto i suoi bisogni proprio sulla testa del Buddha, da quel momento ha iniziato a crescere l’albero, che cresce di 1 cm ogni anno. Ormai le radici l’hanno quasi fatta sparire.
Le teste dei Buddha, come spiegato dalla nostra guida, spesso vengono rubate, infatti all’interno del parco c’è uno spazio con i resti della statue distrutte e senza capo.
Ricordate che per rispetto, quando si fa la foto con una statua di Buddha, bisogna essere sempre più in basso, quindi nel caso del Buddha incastonato nella pianta dovrete sedervi per terra li davanti per fare la foto.
Le tre pagode bianche
Abbiamo visitato poi il Wat Phra Sri Sanphet con le sue tre pagode bianche, questo è stato anche un importante centro spirituale dei thailandesi per lungo tempo. E’ il complesso più grande ed importante dell’antica città ed è considerato il più bel luogo sacro dell’area. Si trova all’interno del vecchio palazzo reale, è quindi un monastero reale e quindi nessun monaco può risiedervi.
Subito dopo siamo andati a visitare un tempio più recente, dove c’erano molte persone intente a pregare. Il Viharn Phra Mongkolbopit, qui si trova il Buddha seduto più grande di tutta la Thailandia. Il tempio è pieno di incensi, fiori e persone che lasciano le proprie offerte dopo la preghiera.
All’esterno ci sono diversi elefanti con i quali le persone fanno fotografie o sui quali salgono per fare un giro. Noi ovviamente siamo rimasti sconvolti da come sono sfruttati questi animali. La guida ci ha guardato chiedendoci : “se non lavorano come fanno a guadagnarsi da mangiare?”
La guida spiegava che questi elefanti, sono animali che ormai da anni vivono in cattività. Per vivere necessitano di un’enorme quantità di cibo al giorno, se non venissero utilizzati per queste cose rischierebbero di morire di fame. Questa motivazione però non ci ha del tutto convinto.
A questo punto, si erano fatte le due passate e con il resto del gruppo abbiamo deciso di fermarci da qualche parte per pranzo.
La guida ci ha portato in un ristorante con una terrazza sul fiume dove abbiamo mangiato molto bene e abbiamo speso pochissimo.
Ultima tappa di questo tour è stato il Wat Lokayasutharam dove abbiamo ammirato l’imponente Buddha sdraiato, tra i più grandi della Thailandia.
Altre escursioni a Bangkok : il mercato galleggiante e quello del treno
Ayutthaya da Bangkok
Una magnifica giornata a spasso tra luoghi di questo paese davvero suggestivi e pieni di storia. C’era gente, ma il sito archeologico non era eccessivamente affollato e si poteva girare in tranquillità.
Da Bangkok per arrivare a questo sito archeologico ci vogliono circa 2 ore, anche meno se non c’è traffico. Questa escursione vi impegnerà tutta la giornata.
La guida ci spiegava le caratteristiche del posto, un po’ di storia e poi ci lasciava del tempo per visitare il sito in autonomia e fare delle fotografie. Il pranzo non è compreso, ma abbiamo comunque speso pochissimo, in un ristorantino con una terrazza sul fiume con vista templi.
Un’escursione assolutamente da inserire se vi trovate a Bangkok, Ayutthaya è una tappa imperdibile durante il un viaggio in Thailandia.
Ayutthaya l’ho visitata anche io partendo da Bangkok e mi e’ veramente entrata nel cuore. Ricordo che c’era anche modo di girarla in bicicletta e mi sarebbe piaciuto molto…terro’ lo spunto per la prossima volta!
Forse l’ho visitata troppo presto, troppi anni fa. La Tailandia è uno di quei Paesi dove tornerei volentieri. Questo parco, poi, è imperdibile. Ciò che lascerei perdere è la visita agli elefanti, proprio per non foraggiare questo sfruttamento. Avete fatto delle foto strepitose. Colori bellissimi
L’antica capitale del Siam mi ha sempre affascinato, con la sua commistione di storia e natura fatta di templi appuntiti e fichi strangolatori. Chissà se un giorno riusciremo mai ad andarci anche noi. Intanto prendo nota di tutto…
È un esperienza davvero magnifica
Posto fighissimo, e’ tra le nostre mete di agosto! 🙂 Posso chiederti come vi siete trovati con I trasporti locali? 🙂
Noi ci siamo mossi per lo più in taxi che costano davvero pochissimo
La Thailandia è una meta che non mi ha mai convinto troppo. Ma devo dire che il tuo post mi sta facendo riconsiderare la cosa.
Ammetto che non convinceva neanche noi, ma ci siamo dovuti ricredere
Interessante guida, io è da un po’ che vorrei fare questa tappa, perchè l’unica mia volta in Thailandia sono andata a sud senza scalo a Bangkok.
Ayutthaya credo che da sola valga il viaggio, ma secondo voi è fattibile in autonomia?
Mi hai fatto rivivere il nostro viaggio ad Ayutthaya di un paio di anni fa. Noi abbiamo preferito dormire un paio di notti per visitare tutto per bene. Non abbiamo preso parte a nessuna escursione, ma abbiamo girato Ayutthaya in lungo e in largo in motorino. Ci è piaciuta da morire e ci siamo divertiti, anche se forse con una guida a disposizione avremmo capito un pò di più!?
Abbiamo visitato Ayutthaya in un giorno anche noi, ma abbiamo scelto di arrivare la sera prima da Bangkok e pernottare direttamente lì. Così, di prima mattina, dopo aver gustato un delizioso caschetto di bananine offerte dal nostro albergatore, abbiamo preso due bici e visitato in autonomia tutto il parco. È veramente interessante, assolutamente da fare se si visita la Thailandia! Ma decisamente lasciando stare gli elefanti. Li ho guardati negli occhi anche io, quelli di Ayutthaya, e ho visto una sofferenza incredibile. Ci sono vari posti in cui incontrarli in modo molto più etico, nel paese, e senza cavalcarli.
Sono pienamente d’accordo con te
Condivido la scelta della guida per comprendere la storia e la cultura di paesi così diversi dal nostro imparando ad apprezzarne usi e costumi.
Grande idea quella di abbandonare la città e andare verso la vera Thai. Credo che la scelta migliore sia proprio una guida in questi paesi, così da poter capire e conoscere una cultura molto diversa dalla nostra e molto affascinante nella sua semplicità. Elefanti… mahh
In Tailandia non siamo mai stati, ma ci affascina un sacco. Deve essere un sogno!
Leggendo il vostro post, sono rimasta incantata: questi budda enormi e a volte immersi nella natura. Immagino che stare là, tolga il respiro (o almeno, io rimarrei senza fiato) … non sapevo del fatto di mettersi in una posizione più bassa rispetto al budda quando si fa la foto!
Mi avete fatto venire in mente che non tanto tempo fa, avevo visto un documentario dove si parlava di queste aree archeologiche e di come una fosse oramai coperta dalla vegetazione: la vegetazione stessa aveva creato uno spettacolo unico intorno ai resti archeologici che non aveva senso tagliarla via!
Andrò in Thailandia in agosto e sto appunto decidendo come visitare ayutthaya se in autonomia oppure con la guida . Dopo aver letto il tuo articolo sono davvero intenzionata a prendere una guida ! ?
In questo caso la guida è molto interessante per comprendere la cultura così diversa dalla nostra e la storia del luogo
E’ un viaggio che vorrei fare molto presto ma prima di partire ho bisogno di purificare i miei preconcetti che ultimamente sono saltati fuori, prepotentemente. C’è bisogno di spiritualità prima di arrivare a Bangkok e spero di trovarla presto.
Mi piacerebbe molto fare un viaggio in queste zone, ma aspetto che la bimba diventa un pò più grandicella, per permetterle di capire meglio i luoghi in cui si trova. E’ comunque un viaggio introspettivo. Tra qualche anno lo faremo!
Siete capaci di portarmi direttamente nel posto che state raccontando, con le parole e le bellissime foto. Vi ho seguito nel vostro viaggio nelle stories e nelle foto pubblicate su Instagram. Vi faccio i complimenti perchè siete bravissimi e siete sempre capaci di trasmettermi energia! Grazie mille, davvero 🙂
Siamo stati molte volte at Thailandia è non siamo mai stati ad ayutthaya ma solo a Sukhothai che è molto simile ma probabilmente più suggestiva!
Ehi ragazzi, aspettavamo questo articolo! ?
Ayutthaya sarà la nostra prima tappa nel viaggio in auto verso nord, ma già sappiamo che parcheggeremo la nostra Yaris per montare in sella alle biciclette ed esplorare il parco storico! ?
La spiegazione sullo sfruttamento degli elefanti non convince nemmeno noi…proprio ieri tra l’altro leggevo un opuscolo dell’Ente del Turismo che incentivava i trekking a dorso di elefante…mah!
Grandi ragazzi! Già vi vedo girovagare per il parco in sella alle bici ?
Gli elefanti hanno avuto solo una grande sfortuna : incontrare l’uomo
Mi sa che è proprio così, purtroppo! ?
Ogni volta il vostro racconto mi fa venire voglia di partire. Stupende come sempre le fotografie.