DJI Mini 2: cose da sapere prima dell’acquisto

Drone DJI Mini 2 2 Cuori in Viaggio

Abbiamo da poco comprato il nostro primo drone, un DJI Mini 2, come al solito io, Mattia, prima di fare un acquisto mi sono documentato molto sia per quanto riguarda il miglior drone per iniziare, viste le nostre esigenze attuali, sia sulle normative e le procedure da rispettare.

Non vi nego che trovare tutte le informazioni in un’unica fonte è stato pressoché impossibile, ecco perché ho deciso di fare questo articolo. Qui troverai le 10 cose da sapere se vuoi comprare il tuo primo drone.

Sei curioso di vedere i nostri video girati con il DJI Mini 2? Puoi vederli nei Reel del nostro profilo Instagram

Perché un drone sotto i 250 grammi

La prima domanda che mi sono posto è stata: come scegliere il primo drone? Quale sarà lo scopo principale di utilizzo. Noi lo vorremmo utilizzare principalmente per produrre contenuti nuovi per i nostri social e il blog e aggiungere un nuovo punto di vista alla nostra fotografia.

Fatta questa considerazione abbiamo stabilito che il budget non doveva essere altissimo, circa 700 euro totali, visto anche la nostra inesperienza e l’alta probabilità di incidenti ad essa legati. Altra considerazione è stata la mancanza di tempo per conseguire un patentino con conseguenti corsi e test. Ecco perché abbiamo optato per un drone sotto i 250 grammi.

A questo proposito vorrei però precisare che a mio modesto parere dovrebbe essere comunque obbligatorio una sorta di mini-patentino per poter pilotare anche un drone “giocattolo” perché potenzialmente pericoloso e perché le regole base dell’aria vanno conosciute. Un po’ il discorso dei ciclomotori 50cc che chiunque a 14 anni poteva guidare anche senza conoscere i cartelli stradali.

Normative attualmente vigenti

Le normative italiane ed europee che regolamentano l’uso dei droni sono ancora in evoluzione, attualmente consentono l’utilizzo di un drone, dal peso inferiore ai 250 grammi, come il DJI Mini 2, a qualunque maggiorenne (in realtà regolamenta anche i minorenni ma non ho approfondito), senza aver conseguito alcun patentino, rispettando però delle regole.

In linea generale un drone DJI Mini 2 lo si può far volare ad un’altezza massima di 120 metri e deve essere pilotato a vista, quindi non più lontano del visibile ad occhio nudo. Si possono sorvolare centri abitati e persone non informate purché non formino assembramento.

Ovviamente, essendo il Mini 2 un drone dotato di videocamera, non si deve invadere né ledere la privacy e ci si deve attenere a regole legate specificatamente all’area nella quale ci si trova. Per tutti questi motivi noi abbiamo assegnato al DJI Mini 2 la corona del miglior drone del 2021.

DJI Mini 2 dove comprarlo

Io mi sono deciso a comprare il nostro primo drone DJI Mini 2 il pomeriggio per la sera, quindi mi sono recato in un JuiceStore di Alessandria, rivenditore autorizzato sia Apple che Dji ed altri marchi. Se non avessi avuto tutta questa fretta avrei sicuramente optato per acquistare il drone su Amazon vista la sua politica resi e ottima assistenza post vendita. Il prezzo è comunque molto allineato e per ora non ci sono offerte rilevanti, infatti l’ho pagato 599 euro.

Personalmente ho preferito la versione COMBO perché in più a corredo ci sono: 2 batterie aggiuntive, per un totale di 3, una stazione di ricarica per caricare tutte e 3 le batterie non simultaneamente e un proteggi eliche. Inoltre ci sono 3 coppie di eliche di ricambio, un cacciavite, 2 stick di scorta, il caricabatterie e una comodissima borsetta dove riporre tutto il kit.

Se vuoi comprare il drone DJI Mini 2 ti lascio qui i link diretti ad Amazon al SOLO DRONE ed alla versione COMBO.

DJI Care Refresh, ne vale la pena?

La DJI offre una garanzia supplementare per i suoi dispositivi chiamata DJI Care Refresh, che consente di sostituirli in caso di incidente ma deve essere attivata entro 48 ore dal primo avvio del drone.

Di solito la si acquista in concomitanza con il drone ma io volevo la DJI CARE REFRESH dalla durata di 2 anni e ne il negozio Juice ne Amazon la vendevano. L’ho quindi acquistata a 79 euro sul sito ufficiale DJI Italia.

Questa estensione di garanzia copre i danni accidentali e permette fino a 3 sostituzioni del drone nei primi due anni al costo di 49 euro per la prima e la seconda sostituzione, e di 59 euro per la terza. Inoltre consente la sostituzione del drone perso, fly away, al costo di 229 euro.

Iscrizione a D-Flight e ENAV

Dopo aver acquistato il nostro primo drone DJI Mini 2 ho effettuato l’iscrizione al sito D-Flight cliccando in alto a destra su servizi. Ho inserito tutti i miei dati seguendo la procedura descritta, comprato i d-coin necessari per associare il drone al portale (6 euro) e fornito tutti i documenti richiesti.

Il passo successivo è stato scaricare il mio QR-code personale, che è associato al pilota e non al singolo drone, l’ho stampato su carta adesiva ed applicato all’interno dello sportello copri-batteria. Dopodiché ho scaricato anche l’app, che poi è una web-app, di D-Flight sul mio smartphone Android. Ad oggi grazie ai 6€ di iscrizione è anche possibile vedere sulla mappa i parchi attivi.

Subito dopo ho effettuato l’iscrizione anche al sito dell’ENAV fondamentale per consultare gli allegati delle regole d’aria.
Grazie a queste due iscrizioni sono riconosciuto dagli enti nazionali ed europei che gestiscono le regole dell’aria. È importantissimo capire come si leggono le mappe D-Flight e consultarle minuziosamente prima di decollare, non affidandosi esclusivamente agli avvisi dell’app DJI Fly.

Come leggere le mappe di D-Flight

Le mappe di D-Flight in pratica vengono suddivise le aree in: Rossa dove è vietato volare, arancione dove il limite superiore è di 25 metri, giallo dove il limite massimo è di 45 metri, azzurra con limite 60 metri, libera con limite di altezza drone di 120 metri e pericolosa, contrassegnato da un reticolato rosso. Basta cercare sulla mappa il punto esatto dove vogliamo volare, cliccare e aprire il pop-up che appare. In caso di divieti potrebbero esserci degli allegati cliccabili a fondo pagina, selezionandoli si viene reindirizzati al sito ENAV dove si potranno consultare, ad esempio in alcune zone rosse si può volare nei weekend o in determinati orari.

Se non si conosce questa cosa si vede il divieto di volare e si perde magari l’occasione di far decollare il nostro drone DJI mini 2 regolarmente rispettando le eccezioni. Nell’immagine riportata di seguito sembrerebbe che in quel punto della provincia di Oristano noi con il nostro drone, che sia un DJI Mini 2 o altro, non potremmo volare, ma cliccando sulla scritta AIP Italia veniamo reindirizzati al sito ENAV. Se siamo loggati ci uscirà un pdf, scorrendo fino al punto desiderato possiamo vedere che il limite di volo è compreso tra SFC (suolo) e 600ft (182 metri) ma, nella colonna affianco c’è scritto chiaramente che il divieto vige dal lunedì al venerdì h24 esclusi festivi. Quindi nei festivi e nel weekend si può volare liberamente, stando sempre alle regole base quindi massimo 120 metri di altezza, a vista e non sopra assembramenti.

DJI Mini 2 primo drone D-Flight 2 Cuori in Viaggio

D-Flight, altro da sapere

Due note negative di entrambi i portali e dell’app: ad ogni avvio viene richiesto il log-in, vengono costantemente aggiornate e modificate quindi spesso ci si trova spiazzati da bug o cambiamenti sulla modalità di consultazione e disposizione delle informazioni.

Aggiornamento Febbraio 2023: la piattaforma D-Flight ha implementato al suo interno tutte le note relative ai voli senza necessità di passare per altri portali, il processo di miglioramento delle integrazioni è sempre in evoluzione.

Attenzione, se si ha intenzione di volare in un paese estero è fondamentale trovare il corrispettivo del portale D-Flight del paese interessato. Per la Spagna ad esempio c’è ENAIRE, sito che svelerà come sia difficile trovare zone abilitate al volo ad esempio a Lanzarote, a dispetto di quanto dica la ben più libertina app DJI Fly. In alcuni paesi, come l’Egitto, è vietato anche solo introdurre un drone, pena l’arresto.

È quindi fondamentale informarsi bene prima e in caso di dubbio il mio consiglio è di godersi la natura con piedi e drone per terra. 

Assicurazione per il drone DJI Mini 2, quale sottoscrivere

Per volare con un drone si è per legge obbligati a sottoscrivere un’assicurazione. Ci sono alcune compagnie, sia online che classiche, che ne stipulano di diversi tipi.

Io mi sono affidato al sito Dronezine che, appoggiandosi ad un broker assicurativo, concede la possibilità di stipulare l’assicurazione adatta ad ognuno. C’è un’assicurazione collettiva per chi vola con il drone per hobby, una polizza combinata per lavoro + hobby ed una Kasko.

Il portale Dronezine è un istituzione nel settore quadricotteri a livello nazionale e punto di riferimento per rimanere sempre aggiornati sulle novità tecnologiche e normative inerenti ai droni.

Primo avvio del drone e DJI Fly

Dopo aver aperto la confezione ed inserito la batteria all’interno drone si viene assaliti dal panico, tutte le batterie sembrano morte. Nessuna paura, è la prassi, vengono messe in uno stato di protezione per sicurezza. Bisogna quindi caricare le batterie sia del DJI Mini 2 che del telecomando prima del primo avvio.

Nel frattempo consiglio di scaricare l’app DJI FLY sullo smartphone ed effettuare l‘iscrizione al sito DJI o il login se si è già iscritti. Se non la trovate nel PlayStore basta scaricarla dal sito ufficiale DJI, io ho fatto così.

Una volta che è tutto carico bisogna scegliere il cavo giusto per collegare lo smartphone al radiocomando e fare un click veloce e poi uno lungo sul suo tasto di accensione. Effettuiamo la stessa operazione sul drone dopo aver tolto sia il proteggi-eliche che il riparo del gimball.

A questo punto si aprirà l’app e basterà seguire tutte le indicazioni. Al termine bisognerà attivare la DJI Care Refresh.
Ora che il nostro drone DJI Mini 2 è pronto, l’app installata, le iscrizioni ai vari siti fatte e l’assicurazione stipulata, possiamo procedere con l’impostare sull’app tutti i parametri a noi più congeniali. Io ad esempio ho impostato che i video girati con il Mini 2 siano in 4k a 30p e che le fotografie siano jpg + raw, insomma tutto alla massima qualità.

Se come noi vuoi pubblicare foto e video su Instagram sappi che dovrai ritagliarli in 16:9 verticale perdendo quindi buona parte del video, registrando in 4k limiterai la perdita di qualità. L’app DJI FLY integra al suo interno un bellissimo editor video molto intuitivo con l’unica pecca di non esportare i video in alta risoluzione.

A Maggio 2023 abbiamo venduto il Mini 2 per passare al Mini 3 solo ed esclusivamente per poter girare video e fare fotografie in verticale grazie al nuovo gimball che permette alla camera di ruotare di 90°.

Check-list pre-decollo

Prima di far decollare il DJI Mini 2 è fondamentale seguire una check-list per evitare brutte sorprese.

Controllare la carica delle batterie sia del radiocomando che del drone e che queste ultime non presentino rigonfiamenti. Ti ricordo che se usi uno smartphone Android verrà ricaricato di default dal telecomando senza possibilità di scelta. Verificare il buono stato delle eliche e della scocca del Mini 2, prima di accendere il drone togliere la protezione del gimbal ed aprire i bracci.

Verificare la disponibilità di aggiornamenti firmware e dell’app. All’interno dell’applicazione impostare l’altezza e la distanza massima di volo e la corretta altezza di volo in caso di Return To Home (RTH) cosicché il drone torni verso di noi ad un’altezza sicura, in caso di perdita di segnale. Ovviamente bisogna verificare sulla mappa di D-Flight ci sia consentito di volare nell’area nella quale ci troviamo ed eventuali aree sensibili vicine.

Effettuare la calibrazione della bussola del drone Mini 2, meglio farla anche se l’app non la richiede. Questa operazione è molto semplice, basta avviarla dal menu e seguire i passaggi indicati. Basterà ruotare di 360° il drone due volte, la prima tenendolo parallelo al terreno e la seconda in verticale con la camera rivolta verso l’alto.

Se siamo pronti, l’app ci ha avvisati che il volo è consentito, i satelliti agganciati ed il punto di ritorno acquisito. Possiamo far decollare il drone. Prima di iniziare a volare, è bene lasciarlo in hovering a circa 1,5 metri per almeno 30 secondi. In questo modo da scongiuriamo qualunque anomalia e testiamo che tutti i comandi rispondano correttamente.

Foto e video con il drone

Il drone DJI Mini 2 ha 3 modalità di volo: standard, cine e sport. Se vuoi un effetto cinematografico e movimenti fluidi nei tuoi video ti consiglio di usare cine. Oltre al volo manuale sono disponibili anche dei voli che il Mini 2 effettuerà automaticamente impostando prima sia la distanza massima che il soggetto da tenere come riferimento.

Ricordati di impostare la qualità massima disponibile, i video occuperanno più spazio ma il risultato sarà stupefacente. Sia per i video che per le foto c’è la possibilità di impostare i parametri manualmente in modo da avere il pieno controllo sul risultato finale.

Non dimenticarti, quando sei in un buon punto e ti piace la prospettiva inquadrata di scattare qualche foto, prova anche la funzione panorama.

Ultimo consiglio: prestare molta attenzione a possibili ostacoli. Il DJI Mini 2 è economico e perfetto come primo drone ma non ha alcun sensore anticollisione se non uno posto nella parte inferiore che serve per stabilizzarsi ed in fase di decollo e atterraggio. Se utilizzi un Quick Shot e sulla traiettoria c’è un albero, un palo o dei fili della luce, il drone potrebbe colpirli rovinosamente.

Un’altra cosa alla quale è bene prestare attenzione sono gli uccelli. Il nostro drone al mare è stato attaccato dai gabbiani, meglio evitare di volare se ce ne sono molti, in particolare nelle ore più calde.

Anche le rondini possono essere un rischio, soprattutto se ci sono nidi da difendere.

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Conosciamo le batterie del nostro drone

Le batterie del DJI Mini 2 vengono definite dalla casa madre come “intelligenti” ma in realtà non è proprio così. Le batterie di questo drone sono delle Li-Po ovvero ai polimeri di litio. Questo le mette su un piano completamente diverso rispetto alle classiche batterie e credo non se ne parli abbastanza. La DJI sostiene che dopo 1 giorno di inutilizzo le batterie iniziano gradualmente a scaricarsi fino al 96%, per arrivare al 75% dopo 5 giorni di non utilizzo. La scarica implica un surriscaldamento delle batterie dovute all’effetto Joule del carico fittizio. Questa scarica serve per rendere le batterie sicure evitando pericolosi processi chimici interni.

Sorvoliamo il discorso troppo tecnico della chimica legata alle batterie, ti basti sapere che delle Li-Po cariche sono pericolose e potrebbero scoppiare, mentre completamente scariche si deteriorano.

Cosa dobbiamo fare allora per conservare le batterie del DJI Mini 2 correttamente?

Sul manuale di istruzioni la DJI consiglia di scaricare le batterie ad una percentuale inferiore al 30% facendo volare il drone. Per chi come me ha acquistato la versione combo può scaricarle utilizzandole dentro alla stazione di ricarica come powerbank per dispositivi elettronici.

Una volta portate le batterie ad una percentuale di carica inferiore al 30% ma superiore allo 0% allora potranno autonomamente entrare in modalità storage e potranno essere riattivate mettendole sotto carica. Le batterie Li-Po in modalità storage sono sicure e possono viaggiare su mezzi di trasporto. Ricordate che se volete portarle in volo andranno segnalate e portate in cabina e non in stiva.

Accessori per il drone indispensabili

Eccoci arrivati agli accessori indispensabili da acquistare in concomitanza con il primo drone o subito dopo.

Una scheda MicroSd capiente, veloce e sicura. Io mi sono affidato come sempre alla Samsung ed ho comprato una scheda di memoria UHS-I U3 da 128gb. Abbastanza capiente da contenere più di 3 ore di video in 4k e moltissime foto jpg+raw.

Altro accessorio utilissimo, soprattutto se si è alle prime ami con il nuovo drone DJI Mini 2 è il Landing pad. Si tratta di un disco in nylon da una parte arancione e dall’altra blu. È pieghevole e da aperto ha le dimensioni perfette per il Mini 2. Molto utile per far decollare il drone su superfici polverose come la spiaggia o su un prato dove i fili d’erba potrebbero essere colpiti dalle eliche.

Una volta comprato un drone vi troverete con una grande quantità di foto e video in alta risoluzione e quindi con tanti Gigabyte di dati. Tutti questi file noi li teniamo su due Hard Disk, uno da 5Tb molto veloce ed affidabile sul quale li lavoriamo ed uno da 4TB rugged come backup.

Per custodire in sicurezza le batterie Li-Po utilizziamo delle sacchette studiate appositamente per questo scopo. Sono molto utili anche durante il trasporto mentre si è in viaggio. Credo che convenga spendere questi pochi euro per scongiurare gravi danni dovuti all’esplosione o incendio di una batteria.

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12 pensieri su “DJI Mini 2: cose da sapere prima dell’acquisto

  1. Italo Poncato dice:

    Grazie per aver scritto questo vademecum utilissimo. Sono orientato ad acquistare il mini 2 come primo drone. Leggendo un po’ qua e là, vedo che al momento c’è un po’ di confusione nelle norme e nei regolamenti. Ti chiedo quindi per favore se quello che hai scritto tu, è al momento ancora valido e sufficiente per usare il drone in sicurezza. Dimenticavo un’altra cosa: difatti servono quindi due assicurazioni?
    Grazie mille e buona giornata.
    Italo

    • Mattia dice:

      Ciao Italo!
      Come primo drone direi che il Mini2 è ottimo, noi siamo da poco passati al Mini3 solo ed esclusivamente per poter girare i video già in verticale per i social e non perdere qualità con il ritaglio.

      Al momento tutto quello scritto, per droni inferiori ai 250g, è ancora valido. Quindi iscrizione a D-Flight e pagamento sul loro portale di 6€ per avere il QR-Code da stampare ed attaccare al drone e vedere anche i parchi sulla cartina, stipulare un’assicurazione (puoi fare quella collettiva da hobbista 35€ che trovi sul portale dronezine), fare checklist prima del decollo. Ultimi due consigli, studia bene come si leggono le mapper d-flight, tieniti aggiornato sulle regolamentazioni sia sul web che su youtube seguendo canali di riferimento come Andrea Pinotti, Bighenet, Quadricottero News…

  2. Ambrogio dice:

    Grazie Mattia, sto acquistandolo stesso tuo drone e ho letto con interesse il tuo articolo, che mi è stato utile soprattutto per comprendere meglio come effettuare la lettura delle mappe e scovare le eccezioni ai divieti (vorrei utilizzarlo anche nella zona della Sardegna da te indicata a titolo esemplificativo).

    • Mattia dice:

      Ciao Ambrogio!
      Sono felice che il mio post ti sia stato d’aiuto. E’ notizia proprio di questi giorni che la piattaforma D-Flight stia lavorando per integrare tutte le informazioni di volo all’interno dell’app senza doverle cercare da altre parti, notam compresi. Il mondo dei droni è in continua evoluzione e con lui anche le regole e gli strumenti a nostra disposizione per seguirle.

      • Ambrogio dice:

        Se non ti dispiace, vorrei sapere qualcosa in più sull’assicurazione: ho letto da qualche parte che quella che si può stipulare attraverso Dronezine non rilascia una vera e propria polizza… Ti risulta? Grazie ancora.

        • Mattia dice:

          La polizza proposta da Dronezine alla quale fai riferimento è un’assicurazione collettiva che sul certificato riporta testuali parole: “Conferma di iscrizione alla associazione e Adesione alla Polizza Collettiva per la Responsabilità Civile verso Terzi durante l’uso di droni in attività amatoriali (ludico ricreative non professionali)”.
          Per l’utilizzo non professionale è l’assicurazione più consigliata da persone autorevoli del settore. Inoltre Dronezine è uno dei pochi punti di riferimento italiani nel mondo dei quadricotteri e ritenuto molto affidabile. In ogni caso QUI puoi trovare tutte le informazioni. Spero di esserti stato utile.

  3. Claudio dice:

    Grazie per i consigli, ho appena comperato un drone uguale al tuo e non sapevo da dove iniziare. Grazie ancora !

    Exfotografo di still-life ,adesso mi diverto a fare foto e mille altre cose. Sono di Alessandria.

    Buona serata

    Claudio

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