Cosa vedere a Fes in un giorno? Questa è stata la prima domanda che ci siamo fatti la mattina del nostro primo giorno del tour del Marocco. Il programma prevedeva infatti come prima tappa la magnifica ed antichissima città imperiale di Fes.
Fes è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco grazie alla sua importanza storica ed alle sue caratteristiche stradine piene di palazzi, moschee, negozi, musei e ristoranti. Scopriamo allora insieme cosa vedere a Fes in un giorno.
Bab Boujloud, la porta azzurra
Tra le cose da vedere a Fes c’è sicuramente Bab Boujloud, soprannominata la porta azzurra. Si tratta di un ingresso monumentale tutto ricoperto di piastrelle di ceramica smaltata di colore blu all’esterno e verde nel lato interno verso la medina.
La porta ha 3 archi, è stata costruita nel 1913, circa mille anni dopo la fondazione della medina, in sostituzione dell’originale ancora presente accanto. Da qui è iniziato il nostro giro d’esplorazione della magnifica città di Fes perché è dove partono le due strade principali che sono Talaa Kebira e Talaa Sghira.
Medina di Fes
A rendere famosa Fes è sicuramente la sua medina. Infatti è la più antica e la più grande del mondo islamico, al suo interno abitano ben settanta mila persone. Altra caratteristica della medina di Fes è il numero delle sue vie, ben 93 mila! Per evitare di perdersi nel dedalo di viuzze, se non accompagnati da una guida, molti turisti percorrono solo le due arterie principali, una in un senso e l’altra in quello opposto.
Ma non è questo il vero modo per scoprire la medina. L’ideale è perdersi tra i vicoli pieni di negozi, bancarelle, moschee, ristoranti e localini. Una delle cose che più abbiamo apprezzato della medina di Fes è la quasi assenza di motorini. Qui la gente va a piedi ed al massimo spinge carretti o tira muli, a differenza di Marrakech.
Proprio a quest’ultima, tra il XIII ed il XIV secolo si è sostituita come capitale del Marocco, cedendo poi il posto a Rabat nel 1912. Ancora oggi però è calcolata come il centro culturale e spirituale marocchino.
Madrasa Bou Inania
Il Sultano Bou Inan ha costruita la Madrasa Bou Inania nel XIV secolo, a caratterizzare questo edificio è il suo minareto che lo rende unico nel suo genere nella città di Fes. La Madrasa Bou Inania è uno dei pochissimi edifici di culto islamici aperti anche al pubblico non musulmano.
Il complesso comprende una scuola islamica, una moschea ed una residenza dedicata agli, studenti. Grazie alla recente ristrutturazione dei suoi stucchi sulle pareti, i portici che circondano il cortile e le decorazioni intagliate nel legno di cedro, la Madrasa rientra tra le cose da vedere a Fes.
Museo di Dar Batha
Costruito nel 1873 e situato all’interno di un antico palazzo dallo stile ispanico, il Museo di Dar Batha ha ben 12 sale. Qui si possono ammirare gioielli, artigianato marocchino ed antichi manoscritti andalusi rilegati in pelle, ma il vero fiore all’occhiello sono le ceramiche risalenti al 1500.
A rendere questo museo una delle cose assolutamente da vedere a Fes ci sono anche il suo cortile piastrellato, il giardino e la magnifica fontana.
Moschea e Università al-Karaouine
Incorporata nella prima università del Marocco, la Moschea al-Karaouine è a sua volta una delle più antiche del mondo occidentale, costruita nel 859. Nei secoli tutti i sultani hanno tenuto a lasciare un segno nella sua costruzione, impegnandosi a finanziarne i lavori.
Questo monumento di stupefacente bellezza comprende: 16 navate ricordano quelle della città di Cordoba, una fontana posta al centro del grande giardino a cielo aperto e una per ogni lato. Purtroppo i non fedeli musulmani non possono entrare, ma noi abbiamo potuto godere della sua bellezza dall’alto.
Per farlo ci siamo recati all’interno di un grande negozio di tappeti dove, oltre a poter ammirare un antico telaio ancora in uso per fare tessuti, è possibile recarsi sul tetto.
Concerie di Fes
Non si può dire di essere stati a Fes senza aver visitato le sue iconiche concerie, proprio per questo non potevamo non inserirle nelle cose da vedere a Fes.
Anche qui, come per l’Università al-Karaouine, per ammirare al meglio le concerie siamo entrati in un negozio di pellami. Oltre a vendere bellissimi capi in pelle, i proprietari danno la possibilità di salire sul tetto dell’edificio per poter guardare dall’alto le persone impegnate a conciare e tingere le pelli.
L’odore potrebbe risultare sgradevole ed un po’ forte per alcuni, ma all’ingresso ci è stata data qualche foglia di menta profumata da tenere sotto il naso.
Il lavoro di queste persone non è affatto facile né leggero. Seguono ancore le antiche tecniche che hanno reso Fes la più rinomata città di produzione di pelli di mucca, cammello, pecora e capra. Vere dall’alto tutte quelle piccole pozze disposte ad alveolo, piene di pigmenti colorati è un vero spettacolo.
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