Durante i nostri viaggi scattiamo tantissime foto, ricordarsi il punto esatto in cui sono state fatte è praticamente impossibile, per questo viene in aiuto il geotag. Le nostre fotocamere Nikon e Fujifilm non hanno il GPS integrato. Come possiamo fare per ovviare a questo problema? Semplice! Inserendo il geotag nelle foto con Lightroom!
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Modi per inserire il geotag alle foto
Geotaggare le foto potrebbe sembrare una cosa complicata che richiede costose attrezzature e tecniche difficili. In realtà è molto semplice! Conosco quattro modi per inserire il geotag alle foto:
- Utilizzando il GPS integrato nella fotocamera, banale ma non scontato.
- Collegando alla macchina fotografica, tramite filo, un costoso apparecchietto esterno che si monta sulla slitta del flash o alla tracolla. Di solito viene alimentato dalla batteria della fotocamera ed è ingombrante.
- Accoppiando la fotocamera via bluetooth allo smartphone tramite app. Ammesso e non concesso che la casa madre l’abbia sviluppata, che funzioni bene, che abbia la funzione geotag e che non consumi troppa batteria.
- Registrando la traccia tramite una semplice, comoda e gratuita app sul vostro smartphone.
Io utilizzo quest’ultima soluzione e la trovo perfetta.
Registrare una traccia .gpx con lo smartphone
Per registrare una traccia in formato .gpx dal vostro smartphone è semplicissimo. Io ho installato, tramite il Play Store di Android, “Geo Tracker”. E’ un’app gratuita, semplice e molto stabile. Lasciando le impostazioni di default consuma circa il 40% della batteria solo lei, iniziando a registrare alle 7 del mattino fino alle 10 di sera. Fate attenzione a dare il permesso all’app di lavorare in background, altrimenti il sistema di ottimizzazione batteria dello smartphone la congelerà bloccando la registrazione dopo poche ore. L’unico vero problema è ricordarsi di far partire la registrazione della traccia geotag al mattino uscendo e spegnerla la sera una volta rientrati.
Io registro una traccia per giorno e poi la esporto come traccia .gpx sul telefono. Questo file è molto leggero, si parla di meno di 1mb, e ne faccio un back-up nelle cartelle delle foto sui vari hard disk.
Ricordatevi che il programma salverà il nome come anno-mese-giorno-ora di inizio. Se siete in viaggio e avete il doppio fuso orario sullo smartphone, l’app farà riferimento all’ora di casa, indipendentemente dall’ora scritta nel nome del file.
Impostate l’ora esatta sulla fotocamera
Un cosa importantissima è impostare l’ora corretta sulla fotocamera. Se restate nella vostra nazione l’ora della fotocamera deve coincidere al secondo con quella riportata sullo smartphone, che dovrà essere impostata su “automatica secondo la rete”. Nel caso in cui vi rechiate all’estero, in base alla vostra fotocamera, dovrete cambiare l’ora o impostare il fuso orario di destinazione. Se ve ne dimenticate si può sempre recuperare al danno su Lightroom ma se non dovete farlo è meglio.
Importare le tracce gps su Lightroom
Per geotaggare le foto, una volta aperto Lightroom e importate le vostre immagini, non vi resta che selezionarle tutte ed andare sul modulo mappa. In basso nella schermata troverete “importa traccia gps“, cliccate e selezionate la traccia che vi interessa. Applicate lo scostamento dell’ora se necessario e poi associate la traccia a tutte le foto. Ora, se avete fatto tutto correttamente e siete collegati ad internet, vedrete comparire la traccia sulla mappa e tutti i pallini che corrispondono alle foto geotaggate. Questi dati verranno poi scritti negli exif delle foto quando verranno esportate. Tenete conto che non verranno applicati i dati gps al 100% delle foto perché l’app potrebbe aver perso il segnale se eravate in mezzo ai grattacieli, se c’erano parecchie nuvole o antenne che disturbavano il segnale o peggio ancora se eravate dentro un edificio.
Prima di chiudere controllate
Prima di chiudere Lightroom verificate che la posizione associata sia corretta, utilizzando una foto della quale siete certi di sapere il luogo di scatto. Se ci sono degli errori cercate di capire di quante ore è sfalsata la traccia rispetto alle foto, si parla di ore piene non di minuti o mezz’ora. Una volta capito l’errore reimportate la traccia, applicate lo scostamento orario corretto e associatela nuovamente alle foto, tutto si sistemerà in automatico. Potete usare come riferimento una foto scattata con lo smartphone, se avete la funzione di geotag attiva la foto avrà la posizione esatta. E’ una buona abitudine, all’inizio di un viaggio, scattare una foto con lo smartphone alla fotocamera mentre si scatta una foto. In questo modo avrete due foto scattate contemporaneamente, una delle quali con la posizione gps già integrata, così il riferimento sarà per forza esatto. Se tornati a casa vi maledite per non averlo fatto, tranquilli, anche io mi dimentico sempre!
Ora, aprendo le foto con programmi che lo consentono, potrete vedere il punto esatto in cui è stato fatto click. Questa è una cosa molto comoda anche quando carichiamo le foto su Google Foto, per una ricerca in base alla località, e durante la pubblicazione sui social network, Instagram ad esempio riconoscerà subito la località.