“Come diventare travel blogger” un titolo che attira subito l’attenzione, non pensate?
Due anni fa abbiamo iniziato a mettere i piedi in questo bizzarro mondo, inizialmente un po’ per gioco e poi con tanta passione.
Tutti possono diventare travel blogger, è vero! Tutti possono aprire un loro blog, più o meno fatto bene, tutti possono viaggiare e parlare di viaggi. Fare del blog il vostro unico e solo lavoro, la vostra unica entrata, non è un’utopia, ma non è facile.
So che non ve lo volete sentir dire..ma io devo essere onesta, con voi, come sempre!
In questo articolo nessun corso, nessun trucco, solo ciò che è giusto sapere se state iniziando.
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Come diventare travel blogger part time
Dovete sapere che non esiste una formula magica, non c’è una ricetta, ma come in tutte le cose ci sono una serie di fattori che contano nella buona riuscita di questo progetto.
Prima di tutto la passione, il blogging vi deve piacere. Scrivere, fare foto, viaggiare, devono essere tutte cose che amate fare, se no diventa sfinente. Ci vorrà tempo prima di guadagnare qualcosa e se non si è fortemente motivati non si va avanti.
Se la vostra idea è “divento travel blogger per viaggiare gratis e non fare niente tutto il giorno” avete sbagliato tutto!
Una cosa essenziale è il tempo, non si diventa blogger dall’oggi al domani, gli articoli non salgono in SERP (Search Engine Results Page) in un giorno, non si cresce sui social in un mese. Dovete mettervi nell’ottica che ci vorrà tempo, molto tempo. A meno che non abbiate le spalle economicamente coperte dovrete fare due lavori per molto tempo: quello che vi dà lo stipendio per vivere e il blog.
Mentre sarete in vacanza produrrete contenuti per il blog e la sera, tornati dal lavoro, passerete ore alla scrivania a editare foto e scrivere articoli. Mentre prima vi godevate il viaggio quando avrete il vostro blog dovrete ritagliare del tempo per pensare al materiale che vi servirà per scrivere articoli.
Una delle cose da sapere se volete diventare travel blogger è che dovrete investire nella vostra formazione, sempre. Più andrete avanti e più sarà difficile trovare corsi soddisfacenti, ma non vi dovrete fermare mai. La rete è in continua evoluzione e non ci si può arenare.
Fate corsi, per imparare a lavorare su Instagram, per scrivere in chiave SEO, per imparare a fare foto di qualità, ma investite in persone competenti, che fanno questo lavoro da tanto tempo e professionisti del settore.
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Essere pronti a investire
Per crescere dovete essere pronti a investire su di voi e sul vostro progetto.
Mettete in conto un budget da investire, i corsi costano, il dominio e l’hosting costano, il web master costa, l’attrezzatura anche. Questi investimenti potrebbero essere a fondo perduto, lo dovete sapere, non tutti ce la fanno, purtroppo.
Non vi voglio demoralizzare, non vi voglio dire che è impossibile, vi voglio solo dire sinceramente che non è facile.
Noi dopo due anni di duro lavoro non viviamo di blog, anche se le ore che dedichiamo al nostro progetto sono davvero tante. Iniziamo oggi a raccogliere qualche frutto del lavoro che abbiamo fatto.
Ci sono anche persone che ce la fanno più velocemente, perché hanno un progetto migliore, più disponibilità economiche, le giuste conoscenze, un colpo di fortuna o semplicemente sono più bravi. I motivi sono tanti e non è questa la sede per analizzarli. Ognuno ha la sua storia, cercate di non guardare gli altri con frustrazione, anche se non è facile.
I social visione distorta della realtà
I social ormai ci hanno abituati a vedere una versione della vita perfetta e patinata, ma la vita vera è ben diversa.
Sogniamo guardando travel blogger in hotel da sogno mentre fanno colazione in piscina e prendono il sole, un’utopia per pochi eletti.
Per quel video o quella foto ci è voluto tempo, prove, il risultato è che si mangia l’omelette fredda, il ghiaccio si scioglie, la frutta si scalda e quando hai finito di far tutto la voglia di fare colazione ti è passata. Oppure la serata rilassante nella piscina idromassaggio che vedete in realtà dura 10 minuti perché ci hai messo tre ore a trovare l’angolazione giusta per la foto. Non è tutto oro quello che luccica diceva mia nonna!
Hai mai fatto un tour delle colline del Prosecco
Come guadagna un travel blogger
Post sponsorizzati, link nel blog, affiliazioni, banner pubblicitari, progetti con enti o con strutture, collaborazioni con brand, sono tanti i modi in cui un travel blogger può guadagnare.
E’ giusto sapere che molti blogger hanno anche un lavoro “normale” con cui guadagnano, oppure fanno dei lavori correlati al blog come social media manager, fotografi, oppure vendono corsi e consulenze.
Tenete conto che a guadagnare 100% dal blog senza avere bisogno di fare altro sono solo pochi big.
Non vi voglio dire questo per spaventarvi, ma perché penso sia giusto che ne siate consapevoli. Non pensate di aprire un blog per non lavorare perché la realtà non sarà questa, anzi, probabilmente per molto tempo lavorerete il doppio.
Allora perché diventare un travel blogger?
Intanto la prima motivazione è la più ovvia: perché amate viaggiare e raccontare i vostri viaggi, questo deve essere lo spunto che vi spinge verso questa decisione.
La passione è il motore della nostra vita, fare una cosa che ci piace è la cosa più bella che possiamo regalarci, più di qualsiasi ricompensa.
Il blogging ci ha permesso di conoscere tantissime persone, con passioni e interessi comuni ai nostri, molte delle quali oggi possiamo definire amiche. Incontriamo amici virtuali in giro per il mondo ed è sempre bello vedersi dal vivo dopo mesi dietro uno schermo.
Il blog ci ha permesso di fare esperienze particolari, soggiornare in strutture bellissime, conoscere culture e persone con le quali altrimenti non saremmo mai entrati in contatto allo stesso modo. Oggi nei nostri viaggi andiamo più a fondo, cerchiamo di andare sotto la superficie di un luogo per farvi scoprire qualcosa che non potete trovare sui libri.
Abbiamo dato spazio a ciò che amiamo, alla scrittura ed alla fotografia, passioni che tenevamo in un cassetto e che ora sono il nostro punto di forza.
Viaggiamo di più, un po’ per le collaborazioni, un po’ perché siamo più motivati a cercare le occasioni e questo ci rende felici.
Quindi come diventare un travel blogger
Io e Mattia siamo due travel blogger? Assolutamente si!
Viviamo solo di blog? Assolutamente no! Ce la faremo? Nessuno lo può sapere.
Ora conoscete i pro e i contro di questa professione, conoscete la fatica e il tempo che occorre per crescere e che non necessariamente sarà la vostra unica fonte di reddito. Se siete pronti a tutto questo e ancora vi brillano gli occhi all’idea, buttatevi, sarà bellissimo!
Come qualcuno sa a Gennaio ci siamo regalati 4 mesi di viaggio, Mattia ha preso l’aspettativa al lavoro e siamo partiti, se volete sapere com’è andata trovate tutto nel nostro diario di viaggio.
Se vuoi aprire il tuo blog ti consigliamo come hosting Siteground.
La prima cosa che serve per scrivere è la passione per ciò che si fa, e poi la capacità di trasmetterla:
Anche io ho iniziato il mio blog senza pensare a guadagnare, volevo soltanto tenere un diario di bordo e raccontare della mia nuova vita all’estero. Poi col tempo ho imparato a gestire i social e ricevere messaggi in cui i miei lettori mi ringraziano per un’idea, un tour, o un’opinione ed è tutto davvero gratificante!
Anch’io ho aperto il mio blog con passione per raccontare le mie esperienze di viaggio, le escursioni e condividere le fotografie che immancabilmente scatto. Ho iniziato solo quest’anno, passo dopo passo sto crescendo e imparando un sacco di cose. Sarebbe fantastico vivere viaggiando ma, come dite voi, è un privilegio riservato a chi sa meritarselo a suon di post virali.
Hai spiegato bene qnt sia difficile approdare nel mondo del turismo. Non solo bligging ma anche agenzie, tour operator e tutto quello che gira intorno al turismo vero e proprio
Oh finalmente qualcuno che parla chiaro. Io non mi sento travel blogger, direi che sono una curiosona e ho deciso di mantenere la mia identità. Ho un lavoro full time, una famiglia e nessuna ambizione da influncer, racconto quello vedo a qualche amico in più di quelli con cui esco a cena e vorrei restasse così. Certo qualche collaborazione non è male, anche perchè se racconti di un posto stai lavorando per quel luogo e un riconoscimento sarebbe doveroso, ma voglio godere l’attimo e mia figlia non perde occasione per ricordarmi che se faccio troppe foto “lavorative” rompo.
Un bell’articolo necessario soprattutto in un periodo come questo dove in molti postano una foto al mare sui social e si definiscono “Travel Blogger”. Sappiamo quanto impegno ci sia dietro e come non sia davvero possibile garantirsi un guadagno immediato ma… Siamo Travel Blogger, scriviamo per passione e per amore per il viaggio quindi non ci facciamo scoraggiare!
Esatto
Articolo onesto che rispecchia la realtà dei fatti! Ho aperto il blog poco più di un anno fa e la gestione non è semplice, bisogna pianificare ogni attività per la creazione dei contenuti. Non parliamo poi dell’investimento economico.
C’è tanta passione in quello che fate e lo si vede e lo si legge nei vostri articoli.
Vi auguro di poter vivere della vostra passione. Ve lo meritate.
Finalmente un articolo onesto! Brava Claudia! È un mondo difficile, ma con la passione e l’impegno si può tutto!
Molto difficile
Un ottimo articolo, chiaro e schietto. Noi abbiamo aperto il blog nel 2017 con lo scopo di raccontare le nostre escursioni e le nostre scoperte a spasso per l’Italia. Non solo desideravamo essere utili a chi ci legge, ma anche dare visibilità a luoghi a volte poco conosciuti nonostante la loro bellezza.
Hai fatto bene a precisare che sono pochissimi i blogger che vivono solo di blog: la maggioranza svolge lavori paralleli al blog. Noi cerchiamo di fare del nostro meglio e anche piccole soddisfazioni e/o collaborazioni ci spingono a continuare, anche se siamo consapevoli che molto probabilmente non diventerà mai un lavoro vero e proprio
Ciao Alessandra! Dobbiamo continuare a perseverare con passione, le soddisfazioni primo o poi arrivano 🤗
Mi trovo perfettamente d’accordo con te, abbiamo deciso di aprire un blog un po’ per curiosità un po’ perché ci piace sognare e soprattutto viaggiare! Aiutare altri viaggiatori come noi, che abbiamo conosciuto proprio tramite il blog e lasciare un ricordo anche per il futuro dei nostri viaggi. Il blog seppure all’inizio, dà tante soddisfazioni ma richiede anche tantissimo tempo e passione (quasi sempre a gratis!)
Bell’articolo ragazzi, bravi! Avete chiarito molto bene questa realtà che agli occhi di molti può sembrare solo rosa e fiori. In pochi, infatti, immaginano tutto il duro lavoro che c’è dietro a un blogpost o a una foto editata per Instagram. Anche mia nonna dice spesso “non è tutto oro quel che luccica”. Verissimo!
Ciao Valentina! Grazie per l’apprezzamento 🤗
ps i motti dei nonni sono sempre i più concreti 😉