È vero che l’attrezzatura fotografica non conta?

Attrezzatura fotografica non conta 2 Cuori in Viaggio

C’è una frase che si sente spesso dire soprattutto in ambito fotografico: “L’attrezzatura fotografica non conta”, e spesso chi la pronuncia è un professionista con in mano una fotocamera premium ed un obiettivo costosissimo. Quindi è vero o falso che l’attrezzatura fotografica non conta? DIPENDE

Il posto giusto al momento giusto

Normalmente chi afferma che l’attrezzatura non conta, dice che la cosa fondamentale è trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Di certo essere presente nella combinazione luogo – momento perfetta è di grande aiuto. Ma anche conoscere e gestire la luce lo è, come anche creare la giusta composizione e padroneggiare le tecniche fotografiche.

Quindi tutto qui? Conoscenza, pratica e fortuna sommate battono attrezzatura? NO

Il top per ottenere il top

Anche la convinzione che il top dell’attrezzatura faccia ottenere il top dei risultati è profondamente sbagliata. La sola attrezzatura non fa di te un fotografo, come possedere una Ferrari non fa di te un pilota.

L’eterna insoddisfazione

Questa fase la passano tutti i fotografi, sia amatori che professionisti: provare eterna insoddisfazione per gli scatti ottenuti e riversare la colpa sull’attrezzatura. Ma la colpa non sempre è da attribuire allo strumento, o per lo meno non durante la naturale evoluzione.

Da un bambino di 6 anni non puoi pretendere un saggio filosofico solo perché lo fai sedere in una biblioteca con una Montblanc in mano. Fallo studiare, torna dopo qualche anno e con la stessa penna probabilmente scriverà cose meravigliose.

La ricerca del Santo Graal

Rinnegando la frase “L’attrezzatura fotografica non conta” ci si butta a capofitto nella ricerca del Santo Graal. Si leggono forum più tecnologici che fotografici. Si guardano video incentrati sulla tecnologia che c’è a bordo di una fotocamera, piuttosto che sulla storia della fotografia. I nostri beniamini diventano youtuber super-informati sulle ultime novità e non quelli che parlano di fotografia e dei grandi fotografi del passato.

Informazioni al posto delle emozioni

Passiamo ore a fagocitare informazioni su come sfruttare al meglio la tecnologia e quale sia la migliore, ma poi non usciamo a fotografare.

Una volta le case produttrici di fotocamere pubblicizzavano i nuovi prodotti enfatizzando le emozioni scaturite dallo scattare. Davano ampio spazio alle immagini create, al coinvolgimento emotivo scatenato dall’utilizzo della nuova fotocamera. Oggi ad ogni nuova uscita si parla solo della tecnologia impiegata e della bravura degli sviluppatori nell’aver creato algoritmi più intelligenti dell’umano che li utilizzerà.

Alle immagini viene solitamente lasciato poco spazio, qualche carrellata qua e la, una galleria asettica a fondo articolo.

Acquisto compulsivo

Noi utilizzatori finali siamo talmente assuefatti da tutto ciò che pensiamo solo a comprare il modello di fotocamera nuovo, il nuovo obiettivo, senza trarne un vero vantaggio. Passiamo dallo smartphone alla compatta, poi alla compatta evoluta che ci da la possibilità di impostare manualmente alcuni parametri.

Lo step successivo è la reflex entry-level o una mirrorless base con ottica da kit. Ecco che ci serve la lente più luminosa e magari anche un bel fisso o magari due. Poi questa fotocamera inizia a starci stretta, ne compriamo una di fascia più alta come una prosumer o magari facciamo il grande salto.

Voglio essere sincero con te, fino a qui i passaggi li ho fatti tutti anche io, non ne ho saltato uno, anzi qualcuno l’ho anche bissato.

Il full-frame

Finalmente abbiamo comprato una full-frame con la triade f2.8 e un paio di fissi f1.4. Che emozione, che sfocati, e che peso, e quante foto ma quanti pochi wow. E adesso? Passiamo al medio formato? Continuiamo con questo delirio finché, senza più soldi da spendere, non riceviamo l’illuminazione: L’attrezzatura non conta! I guru avevano ragione!

Presa di coscienza

Dopo questa presa di coscienza possono succedere due cose: frustrati abbandoniamo la fotografia arrabbiati per i soldi buttati oppure iniziamo a studiare e fotografare veramente e tanto, cercando di capire in cosa sbagliamo e cosa invece funziona. Io, nel caso te lo stessi chiedendo, voto la seconda opzione!

L’attrezzatura giusta per lo scopo

Se sei ancora nella fase bramosa di acquisti fermati, ragiona e valuta qual è l’attrezzatura giusta per il tuo scopo.

Hobby

Se il tuo scopo è fotografare gli amici o la famiglia, le gite fuori porta e quello che mangi nel ristorantino trendy allora per te la fotografia è un hobby. Un bel passatempo che ti fa divertire, ti piace rivedere le foto sullo smartphone e pubblicarle su Facebook o Instagram per condividere i tuoi momenti felici con gli amici e i parenti che ti seguono. Per fare tutto ciò ti basta uno strumento che hai sempre in mano: uno smartphone.

Ovviamente deve avere fotocamere di buone qualità e tanta memoria per archiviare i tuoi scatti. Impara tutte le sue funzioni, guarda le foto degli altri, capisci cosa ti piace e cerca di ottenere lo stesso risultato. Cerca di capire cos’è la composizione e come sfruttare la luce, non ti serve altro.

Hai tutto lì a portata di mano senza dover passare da pc, importare ed esportare foto con programmi di post-produzione e complicazioni varie che ti toglierebbero solo il divertimento. In questi termini possiamo dire che qui l’attrezzatura fotografica non conta.

Passione vera

La fotografia è una tua passione vera, una necessità. Per essere felice devi fotografare e fotografare ti rende felice. Passi ore a scattare foto anche solo con gli occhi, ti immagini come verrebbe uno scatto vedendo una scena ancor prima che accada. Se guardare una tua foto ben riuscita, magari stampata ed appesa al muro, ti fa sentire realizzato, qui l’attrezzatura conta un po’.

La teoria la conosci ma non smettere di studiare, anche solo guardando le foto degli altri.

Compra una mirrorless entry-level compatta come la Fujifilm X-T20 o la X-T30. Sceglila con un’ottica kit buona, non risparmiare troppo in questo, ti consiglio il 18-55 f2.8/4 sempre di casa Fuji, piccolo e di qualità.

Impara le tecniche fotografiche, leggi più e più volte il libretto di istruzioni. Padroneggia il mezzo e tutte le funzioni che ti mette a disposizione. Ora non proverai più la frustrazione di perdere uno scatto a causa del touchscreen del tuo smartphone o della sua lentezza. L’ergonomia è importante quindi il feeling con la fotocamera deve essere alto.

Ora scatta, scatta e scatta e non pensare che ti serva una fotocamera migliore o altre lenti perché difficilmente è così. Probabilmente perderesti comodità e di conseguenza voglia di fotografare senza guadagnare sensibilmente in termini di qualità d’immagine.

Fotografia di viaggio

Fotografando prevalentemente in viaggio, magari in luoghi che conosci poco ed in mezzo a molta gente, ti sconsiglio caldamente di usare il tuo smartphone. Il discorso non è focalizzato principalmente sulla qualità delle foto ma anche sulla sicurezza.

Mi spiego meglio, al giorno d’oggi usiamo lo smartphone per tutto: carte d’imbarco, ricevute di prenotazioni, pagamenti contactless, mappa GPS per orientarci. Tutte cose delle quali dovremmo fare a meno nel caso in cui perdessimo il telefono, lo rompessimo o peggio ancora ce lo dovessero rubare.

Meglio delegare il compito alla fotocamera che potrebbe essere la stessa consigliata nel punto precedente se non fosse per due caratteristiche fondamentali: doppia memory card e tropicalizzazione.

Qui l’attrezzatura fotografica conta abbastanza.

Attrezzatura fotografica affidabile

Se si corrompe l’unica memory nella quale hai salvato tutte le tue foto perdi tutto, avere una copia di backup creata simultaneamente sulla seconda memory, magari di marca diversa, ti può salvare. Un’altra cosa che ti può capitare mentre sei in viaggio è un bell’acquazzone o una folata di vento con tanto di sabbia o polvere, oppure trovare temperature sottozero. Probabilmente ti troverai in un posto dove non tornerai una seconda volta e perdere lo scatto ti scoccerebbe parecchio. Tutto ciò si risolve con fotocamera e obiettivo entrambi tropicalizzati.

Per questi due motivi mi sento di consigliarti, sempre in casa Fujifilm, una X-T4 o X-T3 con il 16-80 F4. Con la sua buona escursione focale coprirà quasi tutti gli scenari che ti troverai davanti, dal paesaggio al dettaglio, dalla street al ritratto. Non avrai bisogno di cambiare continuamente lente rischiando di perdere il momento.

Per il mio modo di fotografare in viaggio comprerei anche un grandangolare spinto, come un Samyang 12mm manuale o il più costoso Fuji 10-24 F4 WR. Anche un fisso luminoso per i momenti di scarsa luce come il 35 F2 WR per me è importante.

Tengo a ribadire di nuovo che queste due aggiunte sono frutto del mio personale approccio alla fotografia di viaggio, tu potresti avere necessità differenti o stare bene con un obiettivo solo.

Professionista

Vuoi approcciarti come professionista alla fotografia, puntando a matrimoni, eventi o foto commerciali? Vuoi clienti che ti commissionano un lavoro pagandoti, magari per occasioni nelle quali il momento da fotografare è uno e non è ripetibile? Allora qui si che l’attrezzatura conta!

Non puoi permetterti di dire al tuo cliente: “sono spiacente ma si è rotta la fotocamera” oppure “l’obiettivo non funziona più” e non portare a casa il lavoro. Proprio per questo dovrai avere tutto doppio.

Dando per scontato che tu abbia un bagaglio, sia tecnico che culturale, legato alla fotografia ampio e ben assodato, passiamo all’attrezzatura:

Due fotocamere, possibilmente dello stesso modello o molto simili per non far confusione con i comandi passando da un corpo all’altro. Entrambe ovviamente tropicalizzate e con doppio slot per le memory card.

Due lenti che ti coprono le stesse focali che utilizzi di più e un paio di altre ottiche che ti permettano di coprire tutte le scene che ti si presenteranno.

Due o più flash con rispettivi trigger, commander, batterie ricaricabili, diffusori ecc… Questo punto non è sempre necessario, dipende dal lavoro richiesto e dal tuo stile di fotografia.

Tonnellate di batterie di scorta sempre cariche, se usi reflex anche qualcuna meno.

Devi essere pronto al peggio, non sono concessi errori dove il momento è irripetibile e quando un cliente ti paga per un lavoro commissionato.

Ultimo ma non meno importante un computer affidabile e prestazionale, comprensivo di software per sviluppo e fotoritocco, qualche hard disk per fare backup e un buon monitor.

Se ti serve un servizio fotografico o una consulenza per scoprire come funziona Adobe Lightroom e conoscere tutte le sue potenzialità contattaci.

Noi che viaggiamo molto e lavoriamo sia con il blog che con i social per noi e per i nostri clienti, ci sentiamo una via di mezzo tra queste ultime due categorie ed infatti abbiamo un doppio corredo fotografico Fujifilm.

Ma quindi, l’attrezzatura fotografica conta o no?

La risposta è sempre quella: dipende! Dipende da chi sei, dipende dalla tua preparazione, dipende da cosa fai, dipende da cosa ci fai.

Ricordati che prima di cambiare la tua attrezzatura, specialmente il corpo macchina, ne devi conoscere i limiti e sentirli stretti, ma stretti per davvero e spesso. Mi sono riferito principalmente al corpo macchina perché di solito si guadagna più in qualità passando a lenti migliori con la stessa fotocamera piuttosto che il contrario.

L’ultimo consiglio che mi sento di darti è: non appesantirti troppo. Rischieresti di non usare qualcosa lasciandolo a casa oppure di affaticarti troppo presto e perdere l’entusiasmo.

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