Ho comprato un adattatore obiettivo per usare le ottiche con attacco Nikon, montandole sulla mirrorless Fuji X-T20.
Eh si ragazzi, forse non lo sapevate ma, esistono diversi tipi di anelli adattatori per poter montare su corpi macchina lenti con attacco differente. Come oramai saprete io ho un corredo Nikon composto da più obiettivi e mia moglie ha una Fuji X-T20 con solo il 18-55 da kit. Potevo io non provare ad utilizzare qualche mio obiettivo sulla sua mirrorless tramite un adattatore? Certo che no!
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L’anello adattatore obiettivo che ho scelto
Facendo varie ricerche online, ed avendo stabilito un budget ristretto, sono approdato sul sito della K&F Concept. Questa marca, famosa per vendere accessori fotografici di buona qualità, produce degli anelli adattatori per convertire, tra le altre, anche ottiche Nikon su attacco Fuji. Attenzione però che ci sono due diversi tipi di anelli adattatori, entrambi senza contatti, uno per ottiche Nikon “D” ed uno per ottiche Nikon “G”. La differenza sostanziale tra un anello adattatore e l’altro sta nella presenza o meno di una ghiera per selezionare i diaframmi. Questa ghiera non vi permetterà la selezione fine di tutti i diaframmi ma con 5 posizioni potrete passare abbastanza gradualmente da “tutto aperto” a “tutto chiuso”. Le vecchie ottiche Nikon della serie “D” hanno infatti incorporata una ghiera meccanica per la scelta manuale del diaframma. Le nuove ottiche Nikon “G” non hanno questa ghiera ma solo una levetta, dietro l’attacco, che verrà mossa dal meccanismo della fotocamera. Senza la ghiera diaframmi sull’adattatore quindi sarete costretti a scattare sempre con il diaframma più chiuso. Infatti la quasi totalità degli obiettivi, quando non sono montati sulla fotocamera, ha il diaframma a riposo tutto chiuso. Non avere la possibilità di scegliere il diaframma sarebbe una enorme limitazione quindi ho scelto l’anello adattatore obiettivo Nikon (G)-Fujifilm modello K&F M18111, Acquistandolo su Amazon a circa 30€.
Bello ma ha delle limitazioni
Questo anello adattatore è fatto in metallo, arriva in una scatolina in plastica, avvolto in un sacchetto di pluriball. Al tatto sembra solido e gli innesti si accoppiano perfettamente sia sugli obiettivi che sulla Fuji. Ci sono però delle limitazioni : la prima e più importante è l’assenza di contatti elettronici, più che giusta visto il prezzo contenuto. Ciò implica che la fotocamera non sa che ha qualcosa attaccato davanti, quindi non trasmetterà la messa fuoco automatica né l’alimentazione per una eventuale stabilizzazione presente sull’ottica. Per fortuna la X-T20, nel suo menù, ha una funzione che contempla di scattare anche “senza obiettivo”. L’altra grande limitazione, dovuta alla mancanza di contatti elettronici, è che non si possono comandare i diaframmi negli ultimi obiettivi prodotti che incorporano un diaframma elettronico, come ad esempio il mio nuovo Sigma 70-200 Sport. Con questo obiettivo, che a riposo ha il diaframma tutto aperto, potrei solo scattare a f2.8. Parlando di lenti pesanti mi viene subito di darvi un consiglio, reggete sempre il peso della lente con una mano, non lasciate che il bocchettone della mirrorless debba sopportare da solo tutto il peso dell’ottica. Non è progettato per questo, potrebbe muoversi, danneggiarsi o addirittura staccarsi, questo discorso in realtà vale per tutte le fotocamere, reflex pro comprese.
La messa a fuoco manuale con l’anello adattatore obiettivo
Uno dei tanti lati positivi delle mirrorless è l’assistenza alla messa fuoco manuale. Se con le reflex di una volta ci si poteva affidare a vetrini specifici per mettere a fuoco manualmente, con la nostra Fuji è il digitale che ci viene in soccorso. Attivando la funzione dal menù si può scegliere in che modo evidenziare l’area a fuoco dell’immagine inquadrata. Io ho provato ad alternare l’immagine spezzata ed i bordi colorati, in base al soggetto inquadrato. Devo essere sincero con alcune focali mi è sembrato più semplice che con altre. Montando ad esempio il Nikon 35 f1.8 dx sulla X-T20 tramite l’anello adattatore obiettivo mi sono trovato abbastanza bene. Ho scattato a mano libera impostando i tempi di sicurezza, diaframma leggermente chiuso, penso a circa f4, e con l’immagine spezzata ho ottenuto gli scatti di prova a fuoco. Montando il Sigma 10-20 invece la cosa si è fatta più difficile. Nonostante la possibilità di ingrandire al 100% l’area di messa a fuoco non sono riuscito ad ottenere grandissimi risultati. Ho provato sia con soggetti a media distanza che molto distanti. Il test l’ho eseguito anche a tutti i diaframmi selezionabili nonché alle due focali estreme. Ho ottenuto scatti con una messa a fuoco discreta ma di certo non perfetta, mi sono ripromesso di provarci nuovamente all’aperto, quando mi sarà possibile, con una luce migliore e magari sfruttando un treppiede.
Conclusioni
Le mie conclusioni sono comunque positive. Tenendo in considerazione il prezzo molto basso e la qualità costruttiva, per me questo anello adattatore obiettivo della K&F è un must have se avete una mirrorless e delle ottiche nate per un attacco differente. Ci sono delle splendide ottiche vintage nei mercatini fotografici che costano veramente poco e restituiscono immagini con un magnifico gusto retrò o sfocati dai caratteri molto particolari. Insomma le buone ragioni per comprarlo sono molteplici, scegliete quella che vi farà sentire meno in colpa. Io ho usato la scusa di poter usare le mie lenti con attacco Nikon sulla Fuji in caso di guasto della mia d7200, prevenire è meglio che curare no? E mia moglie ha preferito questa opzione al farmi comprare una seconda reflex Nikon da tenere di scorta!
Una precisazione : gli anelli adattatori obiettivo esistono ovviamente anche per reflex ma la versatilità del mirino elettronico e dell’assistenza al fuoco manuale tipici delle mirrorless secondo me gli hanno dato molto più senso. Gli anelli adattatori con modulo af integrato, quindi quelli con i contatti elettronici, sono molto cari e vale la pena comprarli solo se bramate un obiettivo che per la vostra marca di fotocamera non esiste o se avete lenti molto costose e non volete rassegnarvi a cambiare. Tenete comunque in considerazione che l’esperienza d’uso non sarà mai come usare una lente studiata e prodotta ad hoc, ne tanto meno i risultati ottenuti.
Chiaro e conciso. 👍