Accettare il proprio corpo e amarsi un po’ di più

Annecy Claudia sul ponte

Al giorno d’oggi per una donna è sempre più difficile accettare il proprio corpo dovendolo paragonare ai canoni di bellezza proposti dai social network.

Ieri online non si  parlava d’altro che della nuova campagna pubblicitaria di H&M dove, come modelle, sono state utilizzate delle donne “normali”.

Lo so fa strano dire normali, ma ormai siamo abituati ad una bellezza distorta, a canoni inarrivabili e ad una perfezione che non esiste.

In alcuni articoli ho letto “sono state usate modelle con un corpo non perfetto”, si perché anche quando si parla di body positive bisogna sempre e comunque tirare in ballo la perfezione. Proprio questo modo di vedere la bellezza femminile rende per noi donne sempre più difficile accettarci.

Finché si parlerà di body positive e di modelle “normali” come un evento eccezionale, sarà sempre difficile per una donna accettare il proprio corpo per quello che è.

Quanto è difficile accettare il proprio corpo?

Sui social e nelle campagne pubblicitarie vengono utilizzate modelle magrissime o le immagini vengono post prodotte per farle apparire senza alcun difetto e noi ci troviamo a confrontarci con un’immagine di bellezza distorta e inarrivabile.

Così ci fissiamo su difetti che il più delle volte vediamo solo noi. Facciamo l’amore a luci spente, ci nascondiamo dietro abiti larghi e chili di trucco. Viviamo male con noi stesse e non ci accettiamo per quello che siamo. Ci esponiamo su Instagram dietro filtri piallanti e applicazioni per il fotoritocco.

I peggiori giudici di noi stesse siamo noi e le altre donne, si perché per assurdo spesso siamo cattive proprio tra di noi. Invece di supportarci iniziamo una guerra all’ultimo difetto, facendoci spesso critiche spietate.

Amarsi

Che poi nella vita basterebbe amarsi un po’ di più e accettarci per quelle che siamo e ci sentiremmo subito più belle e anche più in pace con il mondo.

Io ho passato la mi adolescenza in continua lotta con il peso, sempre attenta alla bilancia e a quello che mangiavo, sempre insoddisfatta del mio aspetto. In bilico tra diete e abbuffate, in lotta perenne con la mia immagine riflessa.

Quando ho iniziato la chemioterapia ho perso 8 chili e vi assicuro che no  ero contenta per niente. Mi guardavo allo specchio e mi vedevo troppo magra, troppo scavata. Dopo aver desiderato per tanto tempo di perdere peso non ero comunque contenta!

Prima ero ferma a ogni mio piccolo difetto, la cellulite, i rotolini, la pancia, ore a cambiare abito perché non ero mai soddisfatta di me stessa.

Dopo gli interventi mi ero fissata con le cicatrici, le guardavo con orrore, nascondendole, vestendomi velocemente per non vederle.

Oggi, a più un anno dalla mastectomia, ho imparato ad accettarmi con le mie cicatrici e i miei difetti. Ho imparato ad amare il mio corpo per quello che è, prendendomene cura senza però ossessionarmi.

Preferisco una cena fuori con degli amici ad un chilo in meno sulla bilancia.

La vita è breve ed è così bella che non vale la pena passarla a ossessionarci per i nostri difetti. L’importante è avere un peso che ci permetta di essere in salute, accettarci per quelle che siamo e imparare a valorizzare i nostri pregi. E se ci sentiamo belle noi, anche gli altri ci vedranno più belle!

Smettiamo di sottostare ai canoni di perfezione e bellezza che i social ci propinano. Ormai quasi tutte le foto che vediamo on-line sono state ritoccate con photoshop o piallate con un filtro. La perfezione non esiste, non è umana.

Amatevi e amate la vita!

 

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24 pensieri su “Accettare il proprio corpo e amarsi un po’ di più

  1. Elisa dice:

    Ciao Claudia,
    penso sia salutare per ogni donna leggere queste parole. Tutte noi che abbiamo passato o passiamo il tempo a lottare con i nostri corpi senza amarli veramente e concentrandoci sui difetti che ci ha concesso la natura. Beati difetti, quando la vita ci costringe a capire che le cose importanti sono altre rispetto al numero scritto sulla bilancia. Forse quando cominciamo a scordarci di quei difetti arriva veramente il momento in cui iniziamo a vivere con pienezza.
    Un abbraccio!

  2. Viola dice:

    Leggere questo articolo fa bene all’anima! 🙂 Amarsi è il primo passo per una vita felice, perlomeno più felice! Anche io ho lottato tutta la mia adolescenza. Ho lottato con chi mi additava continuamente di essere troppo magra, di avere problemi alimentari quando io mangiavo e non ingrassavo e ci stavo malissimo. Ci sono stata tanto male. Se ci penso adesso mi chiedo se ne è valsa la pena perché per il mio starci male non ho passato una bella adolescenza! Se tornassi indietro me ne fregherei e penserei più a star bene per me stessa senza basarmi troppo sul giudizio di chi ci guarda senza vedere davvero.

  3. francesca dice:

    Sono d’accordo con tutto quello che hai detto, sottoscrivo in pieno. Per tutta la vita ho lottato con i chili in più e nell’unico periodo della mia vita in cui sono stata magra, è perché stavo male e mi vedevo orrenda. Il viso scavato, il naso lungo, le mani scheletriche. Accettarsi per quello che si è, stando attente alla salute, è l’unico modo

  4. Roberta Isceri dice:

    Ti adoro Claudia! Proprio qualche giorno fa ho scritto un post su Facebook, che però non è stato recepito da tutti: non criticavo H&M (che anzi ringrazio, perché le sue S e le sue M non sono XXXS o XXXM) ma la pubblicità in sé. Si parlava di modelle con un po’ di “pancetta” e “cellulite” ma a me leggere questi termini non piace per niente. Credo, anzi, che siano svalutanti. Si tratta di una strizzata d’occhio alle donne che leggono… Della serie: “Visto? Usiamo modelle con gli stessi vostri difetti. Per cui, ora, non potete dirci più nulla”. Sarà… Ma a me non convincono questi occhiolini e mi fa piacere che anche tu abbia colto la cosa. Mangiamo felicemente, ché è meglio.

  5. Sara Alessandrini dice:

    ciao! Quando ho letto il titolo di questo post ho capito che mi sarei rivista nelle tue parole ed effettivamente è stato proprio così. E’ bello sapere che ci sono persone che hanno imparato ad accettarsi come sono malgrado i canoni di perfezione con i quali siamo bombardati tutti i giorni!
    Ognuno di noi è unico e irripetibile dobbiamo solo imparare ad accettarci e a valorizzare i nostri lati migliori! Viva la vita!

  6. anna di dice:

    Hai proprio ragione, ma quanto è difficile amarsi! Sembra strano ma lo è. Però un po’ alla volta capisci che se non ci amiamo noi, non ci amano nemmeno gli altri. Iniziamo da noi, amando la nostra “ciccia”, le nostre rughe e prendendoci cura di noi stesse.

  7. Valentina dice:

    La perfezione non esiste, ma ogni persona è già perfetta così come è. Come dici tu, ultimamente i social stanno davvero implementando il problema mandando in giro le solite foto patinate di modelle dai corpi perfetti, per cui diventa ancora più difficile accettarsi e convivere coi propri difetti. Ma dobbiamo farlo, anche perchè è proprio in essi che si cela la nostra unicità. E soprattutto, al di là dell’aspetto fisico, ci sono cose molto più importanti!

  8. Raffaella G. dice:

    Non è per niente facile accettarsi. Bisogna raggiungere una consapevolezza e una maturità che oggi sono rari. Per non parlare dei condizionamenti che arrivano dall’esterno. A volte penso che più che una dieta ci vorrebbe un anno di analisi.

  9. Giulia dice:

    Hai ragione, una cena tra amici vale molto di più di 1kg in più sua bilancia. Anch’io da adolescente ho avuto problemi di peso e purtroppo certe paranoie ti segnano un po’ per sempre, ancora oggi non nego di averne. dovremmo decisamente amarci di più!

  10. francesca dice:

    Credo che tutte le donne debbano imparare ad amarsi! sono davvero d’accordo con te! il nostro corpo è bellissimo se è sano e non se è magro! credo che ogni donna dovrebbe capirlo! alimentazione sana e vita sana non sono sinonimi di magrezza ma di salute!

  11. Cristina Giordano dice:

    Hai assolutamente ragione, ma spesso l’obesità deriva da insoddisfazioni interne, e migliorando il tuo aspetto magari ti ritieni soddisfatta.

  12. Simona dice:

    Ogni corpo ha diritto al suo costume da bagno o al suo abito. Io sono contenta che si cerchi di restituire prima di tutto il giusto rispetto al proprio corpo.

  13. Sara Chandana dice:

    Hai ragione: la perfezione non è umana.
    E il tuo post ha doppio valore perché non lo hai scritto per buonismo, hai sperimentato quello che dici, hai attraversato. L’accettazione è vera perché ci sono stati dei processi dietro. Noi donne dovremmo rifiutarci a determinati canoni che ci vorrebbero di plastica.

  14. Annalisa dice:

    Non ho mai puntato alla perfezione, ma ho sempre puntato a piacere a me stessa. Dal fisico ai capelli, ma anche per quanto riguarda la cultura. Non è detto che a fare una donna sia solo il fisico. La cosa fondamentale è piacersi, osare. E se a 60 ancora mi sentirò di portare gli shorts nonostante la pelle cadente lo farò senz’altro

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